“Volevo nascondermi” è il miglior film ai David di Donatello

Volevo nascondermi, del regista Giorgio Diritti (anche vincitore del premio come Miglior regia), ha vinto il premio come Miglior film alla 66esima edizione dei David di Donatello. Ha avuto la meglio su “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo, su “Hammamet” di Gianni Amello, su “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli e su “Le sorelle Macaluso” firmato da Emma Dante.

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Sinossi

La storia del pittore Antonio Ligabue, con flashback che mostrano sprazzi della sua infanzia e delle sue origini svizzero-italiane. Il piccolo Antonio viene affidato a genitori adottivi, inizia subito ad avere disturbi psicofisici, ammalato di rachitismo, e dopo essere stato espulso dalla scuola e aver aggredito la madre, viene ricoverato più volte in manicomio.

Ma allo stesso tempo Antonio trova conforto nella pittura e nella scultura, raffigurano spesso animali esotici, come leoni, cavalli, gorilla, tigri, che unisce al paesaggio emiliano, dato che Antonio si trasferirà a Gualtieri in Emilia, dove è appellato spregiativamente come “El Tudesc”.

Tuttavia Ligabue presto viene scoperto dal critico Mazzacurati, che lo incoraggia a continuare con le sue opere, e a partecipare a mostre e convegni d’arte della provincia, finché Ligabue non viene lentamente scoperto e apprezzato dalla critica, benché bollato da certi accademici come artista naif.

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Fondatore e direttore responsabile del magazine The Walk Of Fame. Nato e cresciuto in Abruzzo, è diventato giornalista pubblicista dopo aver completato gli studi in Giurisprudenza. Appassionato di musica, cinema e teatro, avrebbe sempre voluto essere il Will Smith di Indipendence Day o, tutt'al più, Aragorn de "Il Signore degli Anelli". Vola basso.