Aumento del costo della vita in post pandemia: le conseguenze sulla musica

“Beh, dove li recuperi questi soldi? Sul prezzo del biglietto”

Che il costo della vita nel periodo postpandemico sia vertiginosamente aumentato è ormai un dato di fatto, tanto che quasi non ci stupisce più… eppure l’aumento dei prezzi sta avendo forti ripercussioni sul mondo dello spettacolo, dal punto di vista degli artisti e da quello dei fruitori.

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Ce ne dà un chiaro esempio lo sfogo del cantante M. Shadows, frontman degli Avenged Sevenfold, che in un’intervista con il podcast “Jaxxon“, riportata da Blubbermouth.net, ha riportato le difficoltà di una band nell’affrontare una tournée nell’era post Covid-19: le maggiori spese di viaggio – gas, autobus turistici, hotel e costi di volo – hanno inevitabili conseguenze sulla partecipazione ai concerti.

Parlando dei piani della sua band per il tour del 2023, M. Shadows, il cui vero nome è Matt Sanders, ha detto: “È completamente diverso dall’ultima volta che siamo andati in tour. Era sette anni fa ed era tutta un’altra cosa. Ora abbiamo notato che l’equipaggio costa di più, la produzione costa di più, gli autobus costano di più, i prezzi dei biglietti stanno salendo. La gente non ne è felice: tutto costa di più.

Riporta l’esempio di altre band statunitensi ben affermate costrette ad annullare le tournée in Sud America o in Europa perché non sono riuscite a vendere abbastanza biglietti. Il motivo? L’aumento del prezzo dei biglietti dovuto all’aumento delle spese di produzione del tour.

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“Gli Stati Uniti sono già abbastanza duri. – confessa il cantante. – So che anche questo imminente tour costerà qualcosa come due milioni di dollari in più rispetto ad un tour normale. Beh, dove li recuperi quei soldi? Sul prezzo del biglietto. E così il problema ricade sui fan, che sono già inca**ati, e stanno avendo gli stessi problemi che abbiamo noi.”

Insomma a pagarne le conseguenze sembra essere il pubblico che si ritrova di fronte ad uno spropositato aumento del prezzo dei biglietti per assistere ai concerti. Ma si tratta di un pericolo “cane che si morde la coda” in quanto la scarsa vendita di biglietti non permette di coprire tutte le spese che una band deve affrontare.

Così diverse band americane hanno già cancellato tutti i concerti previsti in Europa a causa del “lato economico e logistico del tour“, “problemi logistici in corso” e “costi che sono fuori dal nostro controllo“, come si legge nei vari comunicati ai fan. Quali conseguenze avrà tutto questo? Come uscire da questo circolo vizioso?

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.