Torna al teatro Marconi la compagnia UAO Spettacoli. Dal 6 all’8 marzo in scena un esilarante vortice di emozioni con “Coppie felicemente infelici”. Una commedia “sui generis” che vede protagonisti Federico Perrotta e Valentina Olla sulle “montagne russe della vita di coppia, nella quale si prendono di mira le piccole insopportabili abitudini che minano l’amore. Un divertente mix delle umane fragilità firmato Claudio Insegno che strizza l’occhio a Tarantino e Scola. Una cena tra due coppie di amici diventa una “festa” di divorzio, occasione nella quale emergono le caratteristiche comiche e grottesche dei quattro protagonisti.
Dai
fallimenti personali ai fallimenti della vita matrimoniale stessa, dalle
valutazioni sbagliate agli errori concreti, ed ecco che questa analisi delle
circostanze si trasforma nella nuova esilarante produzione di Uao Spettacoli.
Federico Perrotta e Valentina
Olla consolidano il sodalizio artistico con Andrea Carli e Sabrina
Pellegrino, alla quale affidano anche la scrittura del nuovo progetto. In
scena anche Marco D’Angelo e Giulia Perini. Scene e costumi sono di Graziella Pera, il disegno luci di Marco Laudando.
La
serata di “festeggiamenti “ per il divorzio si trasforma in un vero e proprio
viaggio nel tempo per le due coppie di amici: vengono ripercorsi alcuni momenti
delle loro storie d’amore, durante questo cammino si cerca di capire, se
possibile, qual è stato il momento in cui tutto si è distrutto a tal punto da
diventare una gioco al massacro anche nell’ incolpare il proprio partner delle
presunte o reali mancanze ed esagerazioni, forse anche per trovare finalmente
un punto di incontro, se esiste!
L’unica
cosa che ne uscirà fuori sarà una serie di divertenti e grottesche situazioni,
dove l’amore romantico sembra un parametro irraggiungibile, dove l’uomo e la
donna si scontrano per non incontrarsi mai, dove la vita di coppia è
sostenibile ma solo da single ed in “Coppie felicemente infelici” i quattro
capiranno che ciò che l’amore ha unito, il matrimonio può separare. Cosa li
salverà alla fine dei giochi? Una sana risata!
A
parlare di questa produzione è lo stesso regista Claudio Insegno che spiega: “E’ divertente vedere come una coppia nasce,
muore e poi rinasce in qualche maniera; si osserva la storia di una coppia
vissuta nel divertimento totale anche con un po’ di amarezza alla fine poiché
si cerca di capire cos’è che fa allontanare, in altri casi si capisce che forse
è meglio stare da soli piuttosto che in coppia. Però il punto di vista è sempre
divertente, quindi secondo me la cosa più bella in questo spettacolo è proprio
la storia di queste due coppie che attraversano tante fasi, ma c’è sempre una
speranza”.
Momenti
altalenanti, dunque, discussioni, incomprensioni: la scena sarà dominata da
fasi di una vita quotidiana la cui consequenzialità sarà alterata da colpi di
scena.
Un
tuffo, poi, nella parte tecnica che come racconta il regista colpisce proprio per
l’esplosione di istanti: “Mi sono
divertito tantissimo perché è stato bello raccontare nel tempo la storia di una
coppia che va avanti, indietro, nel mezzo, alla fine, per poi tornare
all’inizio, è come se allo spettatore consegnassimo un telecomando: in questo
modo ha la possibilità di vedere cosa succede a seconda anche dei suoi gusti e
distruggiamo un pò i canoni della linearità della storia.”
L’impeto delle emozioni è padrone
indiscusso di una scena che si riempie anche del ricordo di tanti momenti vissuti
infatti per Insegno “..è come mettere due coppie sulle montagne russe e vedere
cosa succede, non si sa mai quand’è che si sale e quand’è che si scende quindi
c’è sempre un momento di sorpresa: sono proprio delle montagne russe d’amore”.