Salviamo la musica live, l’appello dei 300 a Draghi per riaprire al 100% i luoghi concerto

Ministero della cultura

Oltre 300 nomi del mondo dello spettacolo, uniti a promoter e associazioni di categoria, chiedono al governo che si valuti una riapertura totale entro il 31 ottobre 2021, “per non compromettere anche la stagione 2022”. Oltre al certificato verde e ai dispositivi di protezione individuale, tra le proposte del settore anche la rilevazione della temperatura all’ingresso.

Questo l’appello pubblicato su una doppia pagina a pagamento per chiedere al governo che si valuti una riapertura totale entro il 31 ottobre 2021, “per non compromettere anche la stagione 2022”.

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Questo il testo dell’appello: “Riteniamo doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia ma oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, altri Paesi come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-Covid.

Ricordiamo che da marzo 2020 il nostro settore in particolare quello dei grandi eventi, in Italia è completamente fermo. Che dal nostro comparto dipendono centinaia di migliaia di lavoratori, che hanno perso il lavoro con grande incertezza personale e delle loro famiglie.

E quindi la proposta di un protocollo condiviso sulla norme di sicurezza: ingresso ai concerti solo con Green Pass e per gli show al chiuso obbligo di mascherine e controllo delle temperature. Il tutto con capienze al 100% e data certa per la ripartenza grazie a un piano da formalizzare entro il 31 ottobre 2021. Queste sono le condizioni essenziali affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa”.

La richiesta arriva da molte organizzazioni e tra cui Afterhours, Vasco Rossi, Cremonini, Consoli, Cosmo, Fedez, Ferro, Jovanotti, Salmo, Zucchero. Sottoscrivono anche artisti stranieri come Guns N’Roses, Genesis, Pearl Jam. Nei prossimi giorni la decisione del governo sulla base delle indicazioni del comitato tecnico scientifico.

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Giornalista e docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e la testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale, il Centro. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”, l’anno successivo "Lithium 48", entrambi per "Aurora edizioni". Nel 2023 "Oceans" (Radici edizioni)