Quarant’anni senza Gianni Rodari, la sua grammatica della fantasia resta attuale

Il 14 aprile 1980 si spegneva a Roma uno dei più grandi autori specializzati in scritture per l’infanzia. Unico italiano a vincere il premio Hans Christian Andersen (nel 1970), rimane fra i maggiori interpreti del tema “fantastico”.

“La creatività è insita nella natura umana ed è quindi alla portata di tutti. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”.

Così scriveva lo scrittore piemontese nel suo libro “La grammatica della fantasia”. Le sue favole giocose, ma nello stesso tempo contemporanee, sono lo spunto per cercare l’adulto nel bambino, stimolando allo stesso tempo il bambino nell’adulto. Di recente, abbiamo intervistato Max Paiella che porta le sue parole in giro per l’Italia.

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Giornalista e docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e la testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale, il Centro. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”, l’anno successivo "Lithium 48", entrambi per "Aurora edizioni".