“Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre”: l’intramontabile delicata comicità di Robin Williams

Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre usciva nelle sale cinematografiche statunitensi nell’ormai lontano 1993.

Dopo aver conquistato grandi e piccini con Mamma, ho perso l’aereo e prima di mettere in scena il mondo nato dalla penna di J.K. Rowling dirigendo i primi due film di Harry Potter, Chris Columbus dirige un film liberamente ispirato al libro Un padre a ore di Anna Fine.

Offre così a Robin Williams la possibilità di affermarsi come un genio di quella comicità delicata e quotidiana che lascia sempre col sorriso sulle labbra e gli occhi lucidi.

Mrs. Doubtfire è un riuscitissimo film per famiglie capace di affrontare un tema serio come le conseguenze di un divorzio sul rapporto genitori e figli (soprattutto bambini) con un occhio di riguardo proprio per questi ultimi.

Obiettivo raggiunto soprattutto grazie alla performance di un camaleontico Robin Williams che si impadronisce pienamente dell’intero film, con quella mimica tutta sua che riesce a non annoiare mai lo spettatore. Basti pensare che per essere certo di cogliere tutte le repentine improvvisazioni dell’attore, il regista Chris Columbus avrebbe posizionato due o tre telecamere per ogni scena.

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Sinossi (da comingsoon.it)

Il protagonista della vicenda è Daniel Hillard (Robin Williams) un talentuoso doppiatore, in perenne crisi con la moglie Miranda (Sally Field). Nonostante Daniel ami profondamente la famiglia, infatti, il suo essere scanzonato e irresponsabile rende la vita difficile a sua moglie. A causa di un duro scontro con il capo, Daniel perde il lavoro ma questo non lo fermerà nel dimostrare ai suoi figli Lydia (Lisa Jakub), Natalie (Mara Wilson) e Christopher (Matthew Lawrence), tutto il suo affetto.

Così, in occasione del compleanno di Chris, Daniel organizza una folle festa mandano su tutte le furie Miranda che chiede il divorzio. Il giudice affida i figli a Miranda e concede a Daniel tre mesi per trovare lavoro e una nuova abitazione, così da poter rivedere le condizioni dell’affido.

Spinto dal desiderio di essere presente per i suoi figli, Daniel approfitta dell’annuncio di Miranda, che cerca disperatamente una governante, e con l’aiuto del fratello Frank (Harvey Fierstein) e dell’amico Jack, straordinari truccatori, l’uomo si trasforma nell’austera Mrs. Euphegenia Doubtfire. Il travestimento funziona alla perfezione e i ragazzi si affezionano alla nuova governante. Il flirt tra Miranda e l’ex compagno di scuola, Stuart Dumayer (Pierce Brosnan), tuttavia, rischia di sconvolgere il suo perfetto piano.

Finalmente, a Daniel viene offerta l’occasione lavorativa della sua vita, e l’uomo accetta di partecipare ad una cena per conoscere l’uomo interessato al suo talento. Ma la cena con il nuovo capo è esattamente nello stesso ristorante e alla stessa ora della cena organizzata dall’ex moglie Miranda, che ha gentilmente invitato l’adorata domestica, Mrs. Doubtfire…

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Nel 1994 il film e Robin Williams fecero incetta di premi, tra cui il Golden Globe per Miglior film commedia e musicale e quello di Miglior attore protagonista e l’Oscar per Miglior trucco ritirato da Greg Cannom, Ve Neill e Yolanda Toussieng.

Se l’Oscar non bastasse, a confermare l’ottima riuscita del travestimento di Robin Williams (che sorprese il pubblico anglofono con un incredibile cambio di voce) arrivano fonti autobiografiche: sembra che l’attore abbia testato il trucco di Mrs. Doubtfire riuscendo ad entrare in un negozio senza essere notato e soprattutto non essendo riconosciuto dal proprio figlio finché rimase in silenzio.

A ben trent’anni dalla sua uscita, Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre si conferma una riuscita commedia per famiglie allegra e spensierata capace di mettere in scena forti emozioni e profondi valori, tramite un’astuta sceneggiatura studiata al fine di non far vedere, agli occhi dei bambini, il divorzio come un drastico trauma, ma come un fattore della vita che suggerisce di continuare ad andare avanti, nel bene o nel male.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.