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Home » Interviste

Mistheria svela i dettagli del nuovo Vivaldi Metal Project e del progetto Stratofortress

Luigi Macera Mascitelli Posted On 11 Febbraio 2021
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Si intitola Stratofortress il tributo ufficiale alla power metal band finlandese Stratovarius. L’album è frutto di una collaborazione a livello mondiale e vedrà al suo interno alcuni grandi nomi del panorama metal attuale. All’interno del disco ci saranno, tra i tanti, Timo Tolkki (ex-Stratovarius), Mike LePond (Symphony X) e Jari Behm (ex-Stratovarius). Ma anche l’Italia sarà presente con la partecipazione di Mistheria, tastierista di Bruce Dickinson (Iron Maiden) in Tyranny Of Souls e mastermind del progetto mondiale Vivaldi Metal Project.

Di sangue abruzzese, Mistheria, all’anagrafe Giuseppe Iampieri, è noto al grande pubblico per le collaborazioni con artisti di calibro mondiale. Nel suo curriculum musicale figurano Mike Portnoy (ex-Dream Theater), Mike Terrana (Malmsteen, Rage), Rolf Pilve (Stratovarius) e Anders Johansson (Hammerfall). E poi quest’ultimo traguardo come ospite d’eccezione.

Con lui, a dare il suo contributo nel brano Father Time, ci saranno Iliour Griften alla voce e David Folchitto (Gravestone, Stormlord) alla batteria. Per l’occasione abbiamo intercettato il maestro Mistheria per saperne di più e scoprire insieme quali saranno i progetti futuri.

Leggi anche: Piero Pelù, “El Diablo” ne fa 59: curiosità e stravaganze del ribelle fiorentino

Cosa hanno rappresentato, nel suo percorso musicale e artistico, gli Stratovarius?
Quale è il disco a cui è più legato, e perché?

Avendo fatto parte, tra il 2000 e il 2005, dei Southern Cross, ossia la cover band ufficiale
Italiana degli Strato, ho “macinato” gran parte del loro repertorio e, soprattutto, i loro brani
di maggior successo. Un’esperienza che mi ha permesso di analizzare e assimilare la
composizione in contesto metal. Per dare una breve panoramica dei tempi, ero un
musicista/compositore con basi classiche, e il mio primo album Prog-Metal Messenger of
the Gods
sarebbe uscito a seguire, nel 2004. Quale tastierista, esplorare nota-per-nota i soli
di Jens Johansson (Stratovarius, n.d.r.) è stata una gran bella “palestra”. I concerti mi hanno dato la possibilità di solidificare la presenza sul palco e il rapporto con il pubblico, e di migliorare il lavoro di gruppo. Va da sé che i dischi a cui sono più legato sono quelli pubblicati sino a quegli anni,
ma in particolare Visions di cui avevamo tutti i brani in scaletta. Era fantastico suonarli
dato che gli Strato-fan li cantavano dall’inizio alla fine con noi.

Il power metal è un genere che ha avuto il suo apice tra gli anni ’80 e ’90. Ora è
come se fosse confinato a quei decenni e non sembra esservi una nuova generazione di
band. Come mai?

Per ogni genere ci sono alti e bassi, basti pensare ad esempi eccelsi come la musica di J. S.
Bach finita nel dimenticatoio per decenni o il Barocco sepolto dal Romanticismo, per poi
vedere entrambe le “onde” tornare alte. C’è anche da considerare che quasi tutti i generi
subiscono cambiamenti e contaminazioni nel tempo. Si evolvono pur mantenendo delle
radici ben aggrappate alle origini. Io continuo ad ascoltare elementi, più o meno presenti, di
power metal nel vasto panorama metal attuale. I miei stessi brani ne contengono tracce di
vario tipo a fasi alterne. La musica, fortunatamente, è un processo in continua evoluzione e
mutazione, che permette la creazione di nuovi gruppi e la produzione di altrettanti
dischi. Trovo, quindi, il “distacco” dai generi – così come li ricordiamo negli anni della loro
massima diffusione – un aspetto positivo e costruttivo in prospettiva.

Leggi anche: “Tales of Faith and Lunacy”, Nero Kane e quel viaggio tra psichedelia, dark folk e blues desertico

Riguardo i suoi progetti personali, a cosa sta lavorando?

Il 2021 vede il mio massimo impegno nella produzione, finalizzazione e pubblicazione del
nuovo album del mio Vivaldi Metal Project. Si tratta del secondo disco in studio che fa seguito al precedente The Four Seasons e al recente DVD Live Concert Premieres 2018 che raccoglie, appunto, le prime dei nostri tre concerti principali tenuti in Finlandia, Bulgaria, e Italia. Il nuovo album del VMP è un doppio. Ben 20 brani, quindi mi richiede davvero tanto lavoro in studio, a cui seguirà la produzione di due singoli ad anticipare l’uscita del disco e la preparazione, contemporaneamente, del nostro ritorno sul palco. Ci sarà poco spazio per altro, anche se (a dire il vero) il mio nuovo album New-Age, che fa seguito a Dreams da poco pubblicato, è in fase di scrittura, così come il mio quarto album Metal/Prog/Neoclassico da solista, che sarà un misto tra brani cantati e strumentali. Un 2021 già al completo! Per aggiornamenti si può visitare www.mistheria.com. Grazie per questo intervento, un saluto a tutti!

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