Licenziata Gina Carano, star di The Mandalorian

Foto di Pawel Czerwinski su Unsplash

Bufera sulla star di The Mandalorian, Gina Carano, che è stata licenziata dalla Lucasfilm per i suoi post sui social media. I produttori della serie di Star Wars disponibile su Disney+, che lo scorso settembre ha trionfato agli Emmy Award, hanno confermato che il contratto di lavoro con l’attrice si è concluso.

La ragione è da rintracciarsi in una serie di Stories, pubblicate sull’account Instagram di Gina Carano, e prima su altri social, nelle quali si assimilava la condizione di chi vota oggi per il partito repubblicano negli Stati Uniti a quella delle persone ebree ai tempi della Germania nazista.

“Gina Carano non è attualmente impiegata alla Lucasfilm e non ci sono piani perché lo sia in futuro. D’altro canto, i suoi post sui social media che denigrano le persone in base alle loro identità culturali e religiose sono abominevoli e inaccettabili”, è la dichiarazione rilasciata da un rappresentante della Lucasfilm.

Carano era già stata al centro di numerose polemiche per aver scritto su Twitter dei messaggi contro l’obbligo sociale a indossare la mascherina per contenere l’emergenza legata alla pandemia da Covid-19, e aveva anche accennato a possibili brogli elettorali rispetto al voto presidenziale. Tali posizioni avevano spinto l’hashtag #FireGinaCarano (“licenziate Gina Carano”) su Twitter.

A far prendere la decisione definitiva dell’allontanamento potrebbe essere stata una storia pubblicata su Instagram, nella quale si parlava della persecuzione degli ebrei in Germania in modo negazionista e fuorviante.

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Giornalista e docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e la testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale, il Centro. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”, l’anno successivo "Lithium 48", entrambi per "Aurora edizioni". Nel 2023 "Oceans" (Radici edizioni)