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Home » Entertainment

Un libro è un bene essenziale: librerie aperte anche nelle zone rosse

Alessio Di Pasquale Posted On 5 Novembre 2020
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Un barlume di civiltà in una fase storica, quella che stiamo vivendo, estremamente buia. La pandemia che ha devastato questo 2020, e che è ancora in itinere, ha arrecato gravi danni al settore della cultura, dello spettacolo e dell’intrattenimento. Tante le attività che hanno chiuso i battenti e migliaia gli appuntamenti dal vivo che sono saltati. Nell’ultimo Dpcm, però, fra le tipologie di commercio al dettaglio che possono restare aperte anche nelle zone rosse (quelle più a rischio), vi sono anche le librerie: “commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati“. In Italia, dunque, a differenza di quanto accaduto in Francia, non chiuderanno. Sono un bene essenziale, appunto.

Leggi anche: “Non acquistate libri su Amazon, è la morte delle librerie”, la sindaca di Parigi lancia l’appello

“Ringraziamo il governo per aver tenuto conto dei nostri appelli, consentendo l’apertura delle librerie anche nelle zone rosse, e in particolare il ministro Dario Franceschini sempre attento alle esigenze del mondo del libro. I libri sono beni essenziali e, soprattutto in un momento come questo, possono aiutare gli italiani a superare la solitudine e le difficoltà legate alle limitazioni della libera circolazione e della socialità”, dichiarano Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione Librai Italiani (ALI), e Riccardo Franco Levi, il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE)

Leggi anche: L’illusione di Don Chisciotte cantata da Guccini

“Con la decisione di oggi si sostengono le librerie che stanno subendo una continua erosione di quote di mercato da parte degli store online, un disequilibrio che mette a rischio non semplici negozi, ma presidi sociali e culturali essenziali per le nostre città e, più in generale, per la vita democratica del paese e si rinnova la scelta dello scorso 14 aprile, confermando che quella fu una precisa scelta di politica culturale: l’Italia è cultura e la cultura e il libro possono essere il volano per la ripartenza del paese”.

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