“Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’AD”: l’importanza dell’audiodescrizione

Il 26 giugno presso l’Aula Magna dell’Università Ssml Gregorio VII di Roma verrà presentato “Il Signore degli Anelli. La compagnia dell’AD“, il saggio che contiene l’audiodescrizione del primo capitolo della saga estratta dai libri di Tolkien.

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Il libro è stato scritto dai docenti Laura Giordani e Valerio Ailo Baronti con la preziosa collaborazione pro bono dei membri de “La compagnia dell’anello“: Beatrice De Caro Carella, Stefania Di Nardo, Valeria Palma, Francesca Paola Di Girolamo, Chiara Merlonghi, Annalisa Cambise, Adriano Mainolfi, Matteo Gravina, Tommaso Favretto, Flavio Marianetti e Francesco Ficchì.

Così Annalisa Cambise, di Trasacco (Aq), descrive l’esperienza in un annuncio sui social: “Un progetto al quale ho avuto il piacere e lonore di collaborare a titolo puramente gratuito per descrivere scene non parlate, ambientazioni e paesaggi, costumi, espressioni del viso e linguaggio del corpo del capolavoro cinematografico Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello per persone non vedenti o ipovedenti“.

Un progetto con cui la professoressa Giordani ha voluto accogliere la sfida, anzi il desiderio di molti spettatori ciechi e ipovedenti, magari fan accaniti di Tolkien, che hanno dovuto aspettare ben diciotto anni per vedere audiodescritto il primo film tratto dalla famosa saga fantasy.

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L’audiodescrizione è infatti una tecnica relativamente recente che consente di rendere accessibili alle persone cieche o ipovedenti prodotti audiovisivi quali film, fiction, documentari, show televisivi, ma anche eventi sportivi, spettacoli teatrali e manifestazioni religiose.

In che modo? Creando una traccia audio aggiuntiva, inserita all’interno delle pause non pertinenti tra le battute dialogiche, che renda tutti gli elementi visivi a cui l’utente ipovedente o non vedente non può avere accesso, quali costumi, setting, colori, espressioni faccialicaratteristiche fisiche ed azioni.

L’audiodescrizione oggettiva richiede un lavoro professionale in vari step: una fase di stesura dello script da parte di uno o più audiodescrittori professionisti, una fase di registrazione in studio con uno o più speaker e una di finalizzazione ed eventuale remixaggio della traccia audio sul prodotto originale.

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Un lavoro onorevole, eppure l’Accademia della Crusca non riconosce ancora l’audiodescrizione e per quanto riguarda la televisione italiana, solo la Rai offre il servizio per alcuni film e programmi in prima serata.

Per questo vanno valorizzati lavori come l’audiodescrizione del primo capitolo Il Signore degli Anelli -di cui il team ha già curato il secondo e sta lavorando al terzo capitolo- che si pongono l’obiettivo di dare accesso alla cultura anche a chi non può vedere. Per guardare anche senza gli occhi.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.