Spettacolo: Franceschini disponibile alle riaperture

Franceschini ministro della cultura

Dario Franceschini, Ministro della Cultura ha incontrato gli assessori alla cultura delle grandi città riguardo le possibilità di riaperture, chiedendo date certe e definitive.

Dopo le proteste di questo fine settimana da parte dei lavoratori dello spettacolo, in occasione della giornata mondiale del teatro, i manifestanti hanno voluto puntare l’attenzione sui problemi del settore e sul bisogno di riaprire i luoghi della cultura. Le manifestazioni hanno avuto luogo in spazi simbolici come il ponte della Libertà di Venezia il ponte Umberto I a Torino e soprattutto il Piccolo teatro di Milano.

La proposta è quella di una riapertura con regole chiare come ingressi contingentati, biglietti prenotati e distanziamento. Il tutto ovviamente prevederebbe l’approvazione di Franceschini alla riapertura dei sipari dei teatri, dei luoghi di cultura come musei e mostre, non solo in zona gialla e per tutta la settimana. Quindi rifiutando la chiusura nel week end.

“Tutti noi – ha osservato su Facebook l’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Cornosappiamo che viviamo da ormai più di un anno in un’emergenza globale sanitaria, che richiede a tutti, per essere superata, responsabilità e sacrificio. Dobbiamo però anche capire che a questa emergenza sanitaria, a cui risponde la ricerca scientifica e la competenza medica, seguirà un’ancora più lunga emergenza sociale: i medici, gli scienziati, i ricercatori, gli infermieri per questa emergenza sono le donne e gli uomini che lavorano per teatri e cinema, per biblioteche e librerie, per musei e gallerie, per club e associazioni”.

“Ascoltiamo queste voci, in tutto il mondo: gridano una proposta, non una protesta” è l’appello che ha fatto dopo l’occupazione del chiostro del Piccolo teatro, che continua e vorrebbe contagiare anche altri spazi.

I manifestanti del coordinamento dello spettacolo lo hanno chiesto ai direttori dei teatri milanesi che oggi hanno partecipato con loro a un confronto nel chiostro. Il dibattito seguibile anche in streaming e trasmesso all’esterno del Piccolo, ha incassato il sì di diverse realtà come il teatro Menotti. Il Parenti è invece più disposto a organizzare riflessioni e incontri portando le proprie riflessioni che a farsi semplicemente occupare,come ha spiegato la sua ‘Andrée Ruth Shammah.

Articolo precedenteLaboratorio Creativo di Fumetti, il progetto “Crescincultura” dedicato a bambini e adulti
Articolo successivoPer favore, lasciate in pace i Nirvana
Nato a Roma grazie alle notti magiche di Italia 90, si laurea in Lettere con indirizzo storico all’Università di Roma “Tor Vergata”. Cresciuto tra la passione per la Roma ed i libri di Harry Potter punta ad una nuova laurea in Filologia. Ancora deve capire se essere un Grifondoro o il nuovo Totti