• Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
  • Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
Home » Libri

Flaubert e la sua Emma Bovary: voce sensuale e fragile che sfida la morale

Redazione Posted On 12 Dicembre 2021
0


0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It

Non serve sottolineare quanto, tra le opere di Gustave Flaubert (Rouen, 12 dicembre 1821 – Croisset, 8 maggio 1880), spicchi il titolo Madame Bovary. Moeurs de province. Come mai e perché è diventato uno dei  romanzi più letti fino ai giorni nostri? 

Lo scrittore, contestualmente all’uscita del libro, che fu pubblicato prima sul giornale Revue de Paris (1856) e poi in volume, subì un processo. Inizialmente, infatti, fu ritenuto immorale e osceno. Successivamente, tuttavia, Flaubert fu prosciolto dalle accuse. Di fatto, la percezione dell’opera cambia a seconda della prospettiva da cui la si legge. 

La stragrande maggioranza dei lettori dell’epoca non considerava Emma, la protagonista, come una eroina romantica che vive e muore per il suo amore, bensì  un personaggio insoddisfatto che tradisce il marito con uomini che cercano la scalata sociale.

Di Maxpoto – tratto da YouTube – Copyrighted

Flaubert, peraltro, non indugia nel romanticismo passionale, ma sviluppa la storia, a lunghi tratti, in modo distaccato. Da come è costruito il romanzo, invece, Emma sembra tradire il marito solamente per cercare di sfuggire alla noia della società nella quale è costretta a vivere. 

Tratti di realismo sono evidenti nel modo in cui vengono descritti i paesaggi in cui si dipanano gli eventi, luoghi che lo scrittore conosce perché fanno parte della provincia francese. 

Leggi anche: I fiori del male dopo 200 anni

Questo testo è contemporaneo al periodo in cui Charles Baudelaire scrisse I fiori del male, libro che riassume l’eredità del pensiero del Romanticismo diviso fra l’attenzione che c’è verso ciò che si trova oltre l’apparenza sensibile (quindi l’indeterminato, il vago) e la rappresentazione della realtà. La figura di Emma contribuisce alla nascita del “bovarismo”, corrente di pensiero in base alla quale bisogna credere in sé per ciò che si è. 

Per chi ne avesse voglia ci sono diverse versioni cinematografiche ispirate al romanzo francese. Tra queste ricordiamo la trasposizione americana diretto da Vincente Minnelli con Jennifer Jones come protagonista (il trailer in basso), così come i film di Claude Chabrol (1991) e Sophie Barthes (2014).

di Alessia Del Re

Foto di copertina: Pixabay

Correlati

0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It




You may also like
Mattioni presenta a Pescara “La morte è servita”
10 Aprile 2024
Murales: la Fontamara di Aielli fa il tagliando contro sole e intemperie
21 Luglio 2023
Cento anni di Wislawa Szymborska: Genova omaggia la poetessa polacca con una grande mostra
8 Giugno 2023
Il debutto di Nuvole al Caniglia di Sulmona: parla Adriano Evangelisti
Read Next

Il debutto di Nuvole al Caniglia di Sulmona: parla Adriano Evangelisti

  • Popular Posts

    • 1
      Recensione. "Il signore delle mosche" di William Golding
    • 2
      “L’altra faccia della Luna - diario di uno sbandato alla ricerca di sé”: il viaggio intimo e universale di Federico Rapini
    • 3
      "Giotto – 7 caffè su un altro pianeta": il romanzo di Matteo Farge in anteprima al Campidoglio

  • Seguici sui Social


  • Home
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Home
  • La redazione
  • Privacy Policy
© Copyright 2024 - Associazione Culturale EREBOR - Tutti i diritti riservati
Press enter/return to begin your search