La Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” presenta la seconda edizione della rassegna “Nell’ombra della musica italiana” tre eventi dedicati alla canzone d’autore, in programma nei giorni lunedì 3, mercoledì 5 e venerdì 7 agostoalle ore 21.30.
Grazie alla collaborazione con il Comune dell’Aquila e con la Direzione Regionale Musei Abruzzo, il luogo di realizzazione degli eventi è ancora una volta l’area parcheggio del MUNDA Museo Nazionale d’Abruzzo con ingresso da Piazza San Vito alla Rivera (di fronte la Fontana delle 99 Cannelle) che già lo scorso anno si è dimostrata una ottima location per eventi di questo genere, sia per la capacità di accoglienza che per l’acustica.
Caratteristica della edizione di quest’anno è una importante presenza femminile, tutti gli appuntamenti hanno una artista donna come punto di riferimento.ù
Il primo appuntamento lunedì 3 agosto presenta “Una vita da film: Luis Bacalov”, uno spettacolo di musica, teatro e cinema, un omaggio all’arte e alla musica del grande compositore italo-argentino scomparso nel 2017, un percorso fondato da parole, colonne sonore con proiezioni di sigle cinematografiche, musiche eseguite dal vivo. Protagonista in scena l’attrice Maria Grazia Cucinotta, interprete de “Il Postino” grazie al quale Bacalov vinse il Premio Oscar. La parte musicale è affidata a Vittorio De Scalzi, fondatore dei New Trolls, e al quartetto Ànema.
Il secondo appuntamento mercoledì 5 agosto riporta a L’Aquila la “sua” cantante Simona Molinari che in questi giorni ha ripreso, in una nuova versione estiva, il tour “Sbalzi d’amore”, un concerto che racconta i dieci anni di carriera dell’artista.
Chiude la rassegna venerdì 7 agostoIrene Grandi, fra le più amate dal pubblico. Dopo il successo del brano “Finalmente io” scritto per lei da Vasco Rossi e presentato a Sanremo di quest’anno, Irene Grandi ha ripreso il tour con il Power Trio. La cantautrice toscana è particolarmente legata alla città dell’Aquila partecipando anche al gran concerto “Amiche per l’Abruzzo” nel 2009.
La rassegna è realizzata nel rispetto di tutte le normative sanitarie in vigore.
La biglietteria è on line nel circuito I-Ticket e presso gli Uffici dell’Ente su Corso Vittorio Emanuele II, 95 (interno 5) a disposizione dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 – 13 e 15 – 16,30 Tel. 0862.24262. Tutte le informazioni sul sito www.barattelli.it
Giornalista, docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e il Centro (testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale). In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America – la folle corsa ciclistica da un capo all’altro degli Stati Uniti – ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco. Nel 2007 ha vinto il premio giornalistico Polidoro. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni), l’anno successivo Lithium 48, sempre per la stessa casa editrice.
“Vi aspettavate di vedere un concerto e invece vi siete trovati davanti a un muro di silenzio. Non vi abbiamo preso in giro. Questa è la situazione in cui ci troviamo. Con questo sapore amaro in gola, vi chiediamo tutto il supporto e la comprensione di cui abbiamo bisogno.” Queste parole sono apparse alle oltre 100mila persone che ieri sera intorno alle 21 si sono collegate sul sito www.ultimoconcerto.it per l’iniziativa gratuita in diretta streaming L’ Ultimo Concerto organizzata da oltre 130 liveclub uniti per offrire una serata live ad un pubblico chiuso in casa, che da un anno non può ascoltare la musica dal vivo.
La data del 27 febbraio 2020, infatti, rimarrà alla storia perchè è il giorno in cui dodici mesi fa si procedeva alle prime chiusure dovute alla situazione di emergenza sanitaria.
L’obiettivo primario della serata originaria era quello di porre l’attenzione sull’assoluta incertezza e instabilità in cui versano attualmente realtà come club, circoli o locali che ospitano da sempre la musica dal vivo. Lo scopo, però, è stato centrato in pieno, anche in questo modo. La provocazione del settore è rimbalzata sul web facendo chiasso, rumore e sbattendo la realtà delle cose in faccia allo spettatore.
Tantissimi gli artisti annunciati da Diodato ai Subsonica, da Manuel Agnelli con Rodrigo D’Erasmo a Ghemon, Lo Stato Sociale, i Marlene Kuntz. Ma ancora Brunori Sas, i Pinguini Tattici Nucleari, I Ministri, Zen Circus, Marina Rei, Fast Animal and Slow Kids e ancora molti altri.
Alle 21 precise, al termine di un breve countdown e video preregistrato, il silenzio assoluto. Solo un messaggio su sfondo nero: “Nessun concerto. Ecco, lo avete capito anche voi. Qui è dove siamo adesso: la realtà che viviamo oggi, che rischia di essere anche il nostro domani. L’Ultimo Concerto? L’avete già vissuto, nel 2020. Il Prossimo? Noi vogliamo che ci sia! Dateci voce, ci mettiamo la passione e i palchi!”.
Gli stessi ideatori in un comunicato hanno spiegato perché la scelta di spegnere ancora una volta la musica: “Non si tratta di un brutto scherzo. Questo silenzio rappresenta la voce dei live club, e questo è il nostro modo di supportarli. Spazi che lottano per stare a galla e disegnare delle prospettive sempre più incerte. Luoghi da cui siamo passati e in cui abbiamo incontrato molti di voi”. Perché, spiegano “un concerto senza musica non è un concerto. Un live club in silenzio non è un live club“.
“Skeleton Key” è il nuovo singolo degli Epica, di cui è stato da poco rilasciato anche un videoclip. La band olandese, guidata dalla cantante Simone Simons, ha selezionato questo brano come primo estratto dal nuovo album Omega, pubblicato il 26 febbraio su Nuclear Blast. Il disco è stato prodotto da Joost Van Den presso i Sandlane Recording Facilitiers a Rijen, in Olanda.
“Benvenuti nel mondo dei sogni a più livelli “Skeleton Key“. Non dimenticare di portare la tua Skeleton Key per svelare tutti i segreti dentro di te! Spero che questa canzone ti perseguiterà finché non ci rivedremo”, ha dichiarato la frontwoman in sede di presentazione dell’ultimo full-lenght. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del chitarrista Mark Jansen: “sono molto orgoglioso di questo album, poiché sono convinto che abbiam fatto un lavoro molto ben bilanciato anche dopo così tanti anni sulle scene”.
“La nostra forza è che abbiamo molti grandi cantautori nella band. Siamo riusciti a combinare le qualità reciproche per selezionare le migliori canzoni. È stato un periodo fruttuoso da trascorrere del tempo insieme per lavorare come una squadra su quei brani. Penso che questo ha fatto la differenza più grande rispetto ai nostri album precedenti. Usando ancora i vantaggi di inviare comodamente file tramite Internet l’un l’altro, ma combinandoli con il ritrovarsi fisicamente insieme per lavorare su tutte le tracce. “
“Qualunque cosa stia accadendo nella società, noi, come musicisti, come artisti, siamo un po’ uno specchio di ciò che si sta verificando. Il riscaldamento globale è un argomento importante in uno dei miei testi. Quello che sta accadendo in tutto il mondo è un argomento. Ma soprattutto, questo album è un album molto spirituale. È l’album più profondo e maturo nella storia degli Epica“.
1. Alpha – Anteludium 2. Abyss Of Time – Countdown To Singularity 3. The Skeleton Key 4. Seal Of Solomon 5. Gaia 6. Code Of Life 7. Freedom – The Wolves Within 8. Kingdom Of Heaven prt 3 – The Antediluvian Universe 9. Rivers 10. Synergize – Manic Manifest 11. Twilight Reverie – The Hypnagogic State 12. Omega – Sovereign Of The Sun Spheres
Le Solite Scuse, il primo disco del cantautore pugliese Grecale, è un viaggio personale che va alle origini dell’uomo e dell’artista, delle sue origini e delle sue tradizioni, profondamente legato ad una Puglia calda, sacra e rigogliosa. Nel breve album è centrale il concetto di tradizione, un dogma religioso che permea il terreno e che si scontra con una contemporaneità che non ne accetta la durezza, un eterno rapporto conflittuale, dolce e amaro, folclore e sentimento.
Sette brani dalla gestazione lunga e travagliata che insieme rappresentano un percorso nel ricordo di ciò è si perso nel tempo, di tutto quello a cui non si è mai detto Addio. Un’esperienza di scrittura emotivamente importante in cui il passaggio al cantato in italiano, dopo il precedente progetto di Grecale in inglese Party Animal, ha definito una vera e propria messa a fuoco del pensiero dietro ogni composizione.
Tutti i pezzi sono stati composti con chitarra e voce ma nella produzione si è voluto sottolineare il legame geografico. Il collante dei pezzi è la presenza di campioni delle marce funebri tradizionali dei riti pasquali della settimana santa. La tromba presente in Gelsi è un campione estrapolato della marcia funebre “Jone” mentre in Venerdì sono presenti clarinetti trattati come fossero dei synth.