Biancaneve, il politicamente corretto censura i 7 nani
Biancaneve e i 7 nani al centro delle polemiche. Questa volta la battaglia a favore di una cosiddetta minoranza è portata avanti dall’attore Peter Dinklage.
Affetto da nanismo ha conquistato la fama grazie alla saga “Games Of Thrones”. La star americana si è scagliato contro la Disney e il live action che si baserà sull’omonima fiaba dei fratelli Grimm e ripresa dallo stesso studio d’animazione nel 1937.
“Sono orgogliosi di aver preso un’attrice latino-americana per il ruolo di Biancaneve (l’attrice Rachel Zegler), ma hanno lasciato che il film raccontasse ancora una volta la storia di Biancaneve e dei sette nani. Continuate con quella storia del c… su sette nani che vivono insieme in una caverna? Significa che la mia battaglia è stata inutile? Forse non mi sono fatto sentire abbastanza. Cosa state facendo”.
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Con queste parole Dinklage, che da tempo si batte per i diritti degli affetti da nanismo a Hollywood, ha sottolineato come per lui sia tempo di cambiare. Anche a costo di stravolgere una fiaba per bambini, la quale ad una prima occhiata è sempre sembrata una storia romantica. Dove il ruolo dei 7 nani è sempre apparso come quello di eroi, più che di una macchietta fatta per denigrare chi è affetto da questa situazione.
La Disney è corsa ai ripari e ha subito risposto all’attore. “Per evitare di rinforzare gli stereotipi dell’animazione originale, ci siamo approcciati in modo diverso ai sette personaggi e abbiamo consultato persone affette da nanismo. Non vediamo l’ora di condividere maggiori informazioni non appena il film entrerà nella fase di produzione, dopo un lungo periodo di sviluppo”.
Questo è quanto si legge sul comunicato apparso sul “The Hollywood Reporter”. Dopo Dumbo e gli Aristogatti anche Biancaneve cede sotto i colpi del politicamente corretto.