• Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
  • Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
Home » Attualità

Agatha Christie era razzista (così è se vi pare)

Federico Rapini Posted On 30 Marzo 2023
0


0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It

L’idea circolava da un po’. Ma il Daily Telegraph ne ha dato contezza. Come riportato dall’autorevole tabloid britannico le nuove edizioni dei famosi romanzi gialli di Agatha Christie verranno edulcorate nelle nuove edizioni digitali a cura dell’editore Harper Collins.

I famosi investigatori Hercule Poirot e Miss Marple, usciti dalla penna della romanziera inglese, evidentemente turbavano la sensibilità di qualche lettore in quanto contenenti “descrizioni, insulti o riferimenti all’etnia, in particolare per i personaggi che i protagonisti di Christie incontrano al di fuori del Regno Unito“.

Nell’era del politicamente corretto, del pensiero unico e dell’inno all’egualitarismo, la mannaia della censura non poteva non cadere sulla povera Christie (scusate il gioco di parole che potrebbe far risentire i cristiani).

Fregandosene dell’intento della scrittrice, dell’epoca in cui scriveva, della cultura del tempo e dei modi di dire, il politically correct non fa sconti.

Un esempio su tutti. Il celebre “Poirot e il mistero di Styles Court“, romanzo d’esordio della nativa di Torquay, Poirot si riferisce ad un personaggio affermando che sia “un ebreo”. Detto fatto. Nella nuova edizione non c’è. Con i potenti mezzi a disposizione dei nuovi amanuensi il terribile riferimento religioso, che magari poteva sottintendere anche un dire dispregiativo, sparisce. Facendo perdere però qualcosa anche alla personalità dell’investigatore.

Leggi anche “Il dolce elefantino Dumbo è razzista: Disney+ lo censura”

Non è certo un’apologia del razzismo, della xenofobia e chi più ne ha più ne metta. Ma semplicemente l’idea di lasciare le opere così come sono. Per capire uno scrittore, un personaggio, un’opera, il periodo in cui fu prodotta, occorre leggerla integralmente. Senza revisioni e censure. Altrimenti ci si appropinquerebbe a un’altra cosa.

Ma nell’era in cui un’insegnante deve subire una gogna mediatica e proteste per aver fatto vedere il David di Michelangelo alla propria classe, questo era da aspettarselo. D’altronde non è il primo e purtroppo neanche l’ultimo caso. Poche settimane fa il processo di repulisti toccò anche a “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato“.

Insomma questa spasmodica volontà di non offendere nessuno, di includere a tutti i costi, porta molto spesso a risultati opposti. Come nel caso dei cartoni Disney censurati per presunti messaggi razzisti in Dumbo o negli Aristogatti. Una psicosi generale che sembra scadere nel mondo paventato da Ray Bradbury nel suo “Fahrenheit 451“, dove gli unici libri, le uniche fonti d’informazioni possibili erano quelle preconfezionate dal governo. Tutti uguali. Ma tutti nessuno.

Leggi anche “Ray Bradbury, il suo Fahrenheit 451 brucia ancora”

Correlati

0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It




You may also like
Firenze Rocks: gran finale tra giovani promesse e leggende del rock
14 Giugno 2025
Una Boccata d’Arte 2025: la creatività rivitalizza i borghi e le periferie d’Italia
12 Giugno 2025
A Calascio la magia dell’handpan incontra i colori dell’Abruzzo 
9 Giugno 2025
Agrigento sarà la Capitale della Cultura 2025
Read Next

Agrigento sarà la Capitale della Cultura 2025

  • Popular Posts

    • 1
      Ultimo e la dedica a Ed Sheeran dopo il duetto a Roma: “Lo racconterò per tutta la vita. Grazie per le cose che mi hai detto”
    • 2
      Bologna torna il ‘Sequoie music park’ con un’edizione da record. Dai Fontaines Dc a Lucio Corsi
    • 3
      “Cinema, chi?” – Il Taormina Film Festival 2025 tra passerelle vuote e premi senza peso

  • Seguici sui Social


  • Home
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Home
  • La redazione
  • Privacy Policy
© Copyright 2024 - Associazione Culturale EREBOR - Tutti i diritti riservati
Press enter/return to begin your search