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Home » Musica

“When Everything Burns Within”, analisi del debutto dei Plight Radio

Tech Master Posted On 17 Giugno 2020
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Niente male davvero questo debutto dei Plight Radio. “When Everything Burns Within” è il nome del nuovo full-lenght della band che è appena entrata nel roster dell’Antigony Records, etichetta che negli ultimi tempi si sta facendo notare sempre di più tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico per le sue uscite in ambito Post Rock / Post Metal.

Il trio di Livorno, composto da membri con diverse esperienze nel settore (il batterista Nelli è l’attuale batterista dei Platonick Dive) si presenta al mercato discografico con un EP di 5 brani per più di 30 minuti di musica strumentale, sapientemente condita da sfumature ambient e chitarre con riverberi e delay, drumbeat e passaggi di batteria che richiamano band quali If These Trees Could Talk, Tides From Nebula e Russian Circles.

La maggior parte dei pezzi presenti in scaletta ha una durata piuttosto alta, di media superiore ai sei minuti, lavorati e strutturati in un crescendo di suoni e intensità tipiche del Post Rock nella parte iniziale e quasi Metal in quella finale. Partendo da qualche nota o semplice giro di chitarra i brani si sviluppano, si elaborano e prendono vita con il passare dei minuti. Buon biglietto da visita quindi, ora li aspettiamo per la conferma nel disco successivo.

Nel loro stile la band, partendo da un classico Post Rock, sperimenta un sound ricco di riverberi e delay, drumbeat massiccio e sonorità elettroniche e distorte. Per tanti anni i Plight Radio sono stati un progetto secondario, ma ora è arrivato il momento di presentarsi al pubblico.

Il commento della band: “con ‘When Everything Burns Within’ abbiamo voluto sperimentare un sound ricco di riverberi e delay, drumbeat massiccio e sonorità elettroniche e distorte. Il tutto con una ricerca vintage e personale ed una ispirazione dalla profonda attrazione e rispetto per la natura che ci circonda”.

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