Ogni artista sogna di poter avere un luogo tutto per sé, in cui poter vivere della propria arte e dedicarsi esclusivamente a migliorare. L’immaginazione corre subito al mecenatismo rinascimentale, ai caffè e salotti di un secolo fa o magari al giardino di Giverny di Monet. Ma l’idea di Swatch le supera tutte.
Nel novembre 2011 a Shanghai nasce la residenza per artisti “Swatch Art Peace Hotel” ed in occasione del decimo anniversario il MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo – ospita una mostra con 19 artisti provenienti da 10 Paesi diversi.
Il 22 ottobre, nella videogallery del museo capitolino si è tenuto un “Art Talk” tra il direttore artistico del MAXXI Hou Hanru e il CEO di Swatch Art Peace Hotel Carlo Giordanetti in dialogo con alcuni degli artisti presenti in mostra: Paolo Cavinato, Nici Jost e Miguel Moreno.
Tra immagini e racconti, l’evento ci ha permesso di entrare nel mondo di una residenza che ha permesso agli oltre 400 artisti provenienti da ben 54 Paesi diversi di trovare un’oasi di tranquillità, collaborazione e condivisione in cui poter vivere a pieno la propria arte.
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Soggiornare nel residence e poter lavorare immergendosi in una delle aree culturali più interessanti del panorama internazionale è stato “come un sogno, un’esperienza forte e profonda” e “un percorso di crescita artistico e personale” per gli artisti presenti alla conferenza. Il confronto con gli altri artisti e la connessione con l’ambiente circostante rendono lo Swatch “un’inesauribile fontana di idee”, un trampolino di energia e creatività verso un mondo nuovo, diverso e migliore.
Dopo le tappe di Parigi, Venezia, Biel, Milano e Locarno, il progetto approda ora a Roma, nell’ambito di una collaborazione lunga 12 mesi, in occasione di due decennali importanti – del MAXXI nel 2020 e della residenza di Swatch nel 2021. La capitale italiana ospita quindi la mostra “WELCOME! 10 anni di Swatch Art Peace Hotel” che raccoglie opere di arte visiva, film screening e una selezione di orologi disegnati da alcuni artisti a Shanghai.
Con un caleidoscopio di idee, talenti, progetti e sogni, l’evento mette in mostra l’importanza e il valore di un’offerta culturale del sistema dell’arte contemporanea rivolta ad un pubblico globale ma interconnessa con il territorio. Un progetto che, grazie alla sinergia tra culture, discipline e generazioni diverse, racconta l’inclusività, la varietà e la ricchezza dei linguaggi di una comunità che cresce ogni giorno.