Primo appuntamento con Comic, prima edizione
della stagione di stand up comedy, diretta da Matteo Svolacchia e promossa in
sinergia dalla compagnia Occhisulmondo, dall’Associazione Umbra della Canzone e
della Musica d’Autore in collaborazione con Aguilar e Metanoia, con il
patrocinio del Comune di Perugia.
Ad aprire la stagione alla sala dei Notari il prossimo 31
gennaio (ore 21.00) sarà Michela Giraud con il suo one man show Michela
Giraud e altri animali. L’artista riscuote grande popolarità sul web
con partecipazioni a video virale che contano milioni di visualizzazioni, come
quelli promossi dai collettivi Educazione Cinica e Le Coliche. In televisione
ha partecipato a due edizioni di “Stand Up Comedy” e a tre edizioni di “CCN” su
Comedy Central ed è nel cast fisso di “La tv delle ragazze” di Serena Dandini
su Rai3. Come attrice ha partecipato alla serie di FOX “Romolo + Giuly” nel
2018.
Nata a Roma, Michela ha un cognome francese, origini napoletane e sembra una donna dell’Est: “tutte queste personalità albergano nella mia testa e confliggono tra di loro come dice, sfinito, il mio psichiatra, oggi in cura da un altro psichiatra” racconta ironica Michela.
La trentenne romana, attraverso la stand-up comedy esorcizza il suo misurarsi con le sfide del suo tempo, della sua età, del suo essere donna oggi: il rapporto con sua madre – che la voleva avvocato – le sue amiche “psicofregne”, i fidanzati (o presunti tali), sono solo alcuni degli “animali fantastici” che popolano la sua vita e di conseguenza il suo brillante show.
La stand up comedy è la new wave della comicità italiana che negli ultimi anni ha visto un vivace proliferare di una vera e propria scena indipendente: anche nel nostro Paese ha finalmente attecchito un umorismo più contemporaneo, non militante e libero, quella che si dice “una comicità adulta”.
Il Festival di Sanremo si avvia alla conclusione, ma si sa, la giornata che non lascia mai a bocca asciutta è quella del giovedì dedicata ai duetti e alle cover. Tra i momenti più significativi, però, non si può non considerare l’esibizione di Antonella Ferrari, protagonista di un momento molto intenso che ha emozionato il pubblico da casa, il quale le ha fatto sentire il suo abbraccio (seppur virtuale) dedicandole una serie di tweet e post.
L’attrice ha infatti portato sul palco del Teatro Ariston un monologo tratto da “Più forte del destino”, lo spettacolo teatrale che negli ultimi anni ha portato in tour facendo registrare ovunque sold out. Uno spettacolo che ha lo stesso titolo del suo romanzo autobiografico (edito da Mondadori), in cui racconta la sua storia intrisa di dolore e coraggio.
Partecipare a Sanremo, per Antonella, è un sogno che si realizza: quale modo migliore per festeggiare i suoi primi vent’anni di carriera? Dalla città dei fiori l’artista, testimonial Aism (Associazione Italian Sclerosi Multipla), ha voluto lanciare un messaggio molto importante.
“Festeggiare i miei venti anni di carriera al Festival di Sanremo è il più bel regalo che potessi ricevere. Tutto questo periodo di fermo, imposto dall’emergenza sanitaria in corso, è stato ripagato da quel palco immenso che sognavo sin da bambina e che finalmente sono riuscita a calcare” – commenta Antonella Ferrari, che aggiunge: “È stata un’emozione grandissima poter portare la mia arte e dimostrare che sono semplicemente un’attrice, e non un’attrice malata”.
Si parla di teatro, della riapertura delle sale, del lavoro di attori e tecnici, delle possibilità di rinascita del settore al Festival di Sanremo. Grazie al direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo Giorgio Pasotti, infatti, sono ospiti di Casa Sanremo direttori di teatro, rappresentanti delle istituzioni culturali e i rappresentanti di Unita, Unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo, che provano a ragionare del futuro di un settore fondamentale di cui si parla ancora troppo poco.
Casa Sanremo, in occasione del 71° Festival della canzone Italiana, si trasforma in un digital hub e si offre come luogo di confronto e momento di sintesi tra tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo. L’iniziativa non vuole essere un grido d’allarme o un’occasione di protesta o di polemica ma il primo concreto momento in cui l’industria dello spettacolo si riunisce per confrontarsi ed esprimere una comunione d’intenti mirata a far ripartire definitivamente il comparto, utilizzando una vetrina d’eccellenza, Sanremo, su cui sono puntati tutti i riflettori.
L’iniziativa vedrà coinvolte associazioni, enti, istituzioni, cooperative, federazioni nazionali legate al comparto teatrale, cinematografico, musicale e discografico, oltre che nuove realtà del settore dell’intrattenimento, che proprio in occasione del blocco totale delle attività sono riuscite ad instaurare nuovi rapporti di solidarietà, al fine di creare un fronte più che mai unito per risollevare le sorti di migliaia di lavoratori.
L’obiettivo è anche quello di formulare, nel corso della settimana del Festival, un protocollo ufficiale che verrà poi presentato formalmente al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali del nuovo Governo, offrendo spunti risolutivi e concreti attraverso le proposte raccolte tra tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa.
“Sanremo si schiera al fianco dei teatri italiani perché possano riaprire al più presto” è questo l’augurio di Giorgio Pasotti che, intanto, con la struttura del Tsa ha messo in moto oltre venti compagnie per allestire spettacoli che saranno pronti per la riapertura dei sipari.
“Da Casa Sanremo, salotto allegro e irriverente che commenta il Festival in maniera sempre originale, sono previsti ogni giorno collegamenti con le città dove la cultura è elemento comunitario e sarà presente anche L’Aquila, luogo nel quale , come da nessuna altra parte, il lavoro culturale affianca la rinascita non solo economica e sociale ma anche fisica, nel difficile percorso della ricostruzione”.
“A decorrere dal 27 marzo 2021, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi”.
La novità per teatri e cinema è contenuta nel testo del nuovo Dpcm con le disposizioni in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, così come anticipato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini. Palestre e piscine ancora chiuse, spazio alla Dad nelle scuole, con bar e ristoranti a lavorare sino alle 18.