Speciale Brian May: i 76 anni del “miglior chitarrista rock di tutti i tempi”

Il nome di Brian May è innegabilmente legato a quello di una delle più grandi rock band della storia della musica.

Esattamente cinquanta anni fa May dava vita alla meravigliosa leggenda dei Queen insieme al batterista Roger Taylor (con cui aveva già fondato la band Smile) e il cantante Freddie Mercury. A loro si unirà il bassista John Deacon… Il resto è storia.

Nato a Hampton Hill il 19 luglio 1947, Brian May non è solo un musicista, cantante, compositore ma anche un astrofisico a seguito di una laurea conseguita a sessant’anni.

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Ma bando alle ciance: May si è garantito un posto nell’Olimpo della musica rock per aver composto numerosi successi dei Queen. Basti pensare a We Will Rock You, I Want It All, Save Me, Who Wants to Live Forever.

O ancora Tie Your Mother Down, Hammer to Fall, White Queen (As it Began), Now Now, Now Now Now No e l’impareggiabile The Show Must Go On.

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Usa una chitarra elettrica creata da lui stesso, chiamata Red Special. Considerato come un guitar hero, Brian May è stato eletto miglior chitarrista rock di tutti i tempi dai lettori di Guitar World Magazine.

Successivamente è stato posizionato prima al 39º e poi al 26º posto della classifica dei cento più grandi chitarristi di tutti i tempi secondo Rolling Stone stabilito nel 2003 e 2011.

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Nel 2023 Brian May è stato nominato Cavaliere dell’Ordine dell’Impero Britannico da Re Carlo III (per la prima volta nel mandato del nuovo monarca inglese) in virtù dei suoi servigi “resi alla musica e per i servizi di beneficenza“.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.