“Smetto quando voglio – Masterclass”: il sequel che non ti aspetti

Seconda puntata del fortunatissimo ciclo di Sydney Sibilia dedicato ai ricercatori universitari che diventano criminali per forza: questa sera alle 21.15 Rai Movie trasmette Smetto quando voglio – Masterclass.

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La trilogia racconta di un gruppo di laureati e cervelli in fuga costretti a vivere di espedienti in un’Italia che non sa che farsene della loro cultura. Mettono su una banda di ricercatori che ben presto diventerà l’associazione a delinquere “con il più alto tasso di cultura di sempre“.

Nel 2017 a Sibilia riesce in pieno la difficile impresa di rimetter mano al suo eclatante film di esordio, producendo un seguito originale e autosufficiente: poche aggiunte a un cast che resta intatto e affiatato, Smetto quando voglio – Masterclass è uno dei rari esempi di sequel che mantengono qualità e livello del prodotto originale.

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Nel cast di Smetto quando voglio – Masterclass troviamo Edoardo Leo, Valerio Aprea, Stefano Fresi, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini, Giampaolo Morelli, Greta Scarano, Valeria Solarino, Francesco Acquaroli.

Sinossi

Il film comincia dov’era finito l’episodio precedente: Pietro Zinni (Edoardo Leo), capo della banda di Smetto quando voglio, è in prigione quando riceve la visita dell’ispettrice di polizia Paola Coletti. La donna gli propone la libertà, e la riabilitazione per lui e per i suoi amici, a patto che l’aiutino a isolare e contrastare lo spaccio di droghe intelligenti che si sono recentemente diffuse sul mercato.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.