Oscar 2023: l’Academy rifiuta la presenza di Zelensky per la seconda volta

Per il secondo anno consecutivo, l’Academy ha detto no a Volodymyr Zelensky: il Presidente dell’Ucraina non interverrà alla serata degli Oscar 2023, nonostante la richiesta di apparire in collegamento alla cerimonia che si terrà questa notte.

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Zelensky sperava di far seguire alla sua apparizione al Festival di Berlino (a distanza) il mese scorso un collegamento con la telecronaca degli Oscar di domenica su Abc“, scrive Variety, aggiungendo che “secondo le fonti, l’agente della Wme Mike Simpson ha chiesto all’Academy di includere [Zelensky] ma la richiesta è stata respinta“.

Il primo rifiuto

L’anno scorso il producer degli Oscar Will Packer aveva declinato la richiesta del leader dell’Ucraina, facendo notare come la guerra in Ucraina coinvolga solo bianchi e che precedenti tragedie riguardanti popoli di colore non avevano ricevuto altrettanta attenzione.

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Dopo il successo del suo discorso alla cerimonia dei Golden Globes, l’attore Sean Penn aveva invano provato a portarlo anche agli Oscar. Per l’evento dello scorso marzo infatti l’Academy aveva preferito concedere alla causa un minuto di silenzio e poi un messaggio che invitava a donare aiuti umanitari al paese, piuttosto che trasmettere il collegamento con Zelensky.

Proprio Sean Penn – che si trovava in Ucraina per le riprese di un documentario all’inizio degli attacchi e a cui è stata intitolata una piazza a Kiev -, di fronte del diniego di Hollywood, aveva fatto dono al Presidente ucraino della statuetta che ha vinto in ben due occasioni.

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(Foto da Variety.com)

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.