Oscar 2022: il miglior film è “CODA – I segni del cuore”

Nel 2022 a vincere la più ambita statuetta dorata è “CODA – I segni del cuore” di Sian Heder, remake del film francese “La famille Bélier” (Eric Lartigau, 2014).

Il titolo scelto da Sian Heder è presto spiegato nella trama: CODA è l’acronimo di Children of Deaf Adults, “figlio udente di genitori sordi”. Ruby (Emilia Jones) infatti è una studentessa diciassettenne, unica udente della sua famiglia. Per i genitori Frank e Jackie (Troy Kotsur e Marlee Matlin) e il fratello maggiore Leo (Daniel Durant), Ruby rappresenta l’unico mezzo di comunicazione con la comunità di Gloucester (Massachusetts), fondamentale per mandare avanti l’attività di pesca della famiglia. Anche a scuola la situazione non è delle migliori, ma quando Ruby si unisce al coro studentesco la situazione cambia: il maestro Bernardo Villalobos (Eugenio Derbez) nota il talento della ragazza e le dà lezioni private per iscriversi al Berklee College of Music.

Così la giovane Ruby scopre altre possibilità oltre quello che le sembrava il suo inevitabile destino all’interno dell’azienda familiare. Dunque si ritrova di fronte ad un bivio: abbandonare i suoi adorati genitori per seguire il suo più grande sogno o continuare ad aiutare la sua famiglia.

Il remake di Sian Helder vede protagonisti attori sordi statunitensi (Marlee Matlin, Troy Kotsur e Daniel Durant, eccetto la protagonista) recitare in lingua dei segni americana, mentre nell’originale gli attori non erano sordi e comunicavano in lingua dei segni francese.

Vera protagonista del film è la voce, in tutte le sue sfumature: dalla scena in cui Ruby canta di spalle con il compagno Miles a quella in cui canta di nuovo la canzone del saggio al padre che le afferra lievemente il collo per sentire le vibrazioni, il film prende per mano e trascina con sé.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.