• Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
  • Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
Home » A spasso nel tempo

Lucrezia Borgia: la dama più “chiacchierata” del Rinascimento

Licia De Vito Posted On 18 Aprile 2021
0


0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It

Lussuria, perversione, vizi, amore, incesto, dolore, tragedia e solitudine. Una donna bellissima, desiderata da tutti, che ha vissuto sopra le righe e al di sopra delle leggi. Il 18 aprile 1480 nasceva Lucrezia Borgia, uno dei personaggi più controversi del rinascimento Italiano.

La vita di Lucrezia Borgia

Lucrezia viene alla luce a Subiaco, è la figlia illegittima di Rodrigo Borgia e della sua amante, Vannozza Cattanei. Ha tre fratelli maschi: Juan, Cesare e Jofré. Il padre è in verità il cardinale Roderic Llancol de Borja, che in seguito diventerà Papa Alessandro VI. Un uomo lascivo e lussurioso, dedito agli eccessi, che pare abbia ripetutamente abusato di sua figlia insieme al fratello di lei Cesare, “il Valentino”, croce e delizia di Lucrezia, con cui lei stessa porterà avanti per tutta la vita un rapporto incestuoso e tossico. Siccome una figlia femmina ben educata ai tempi costituiva ottima merce di scambio per eventuali accordi politici, la piccola, a soli 14 anni, viene data in sposa a Giovanni Sforza, rampollo della ricca famiglia milanese. Il matrimonio viene annullato poco dopo, a causa di uno spiacevole caso diplomatico con i francesi che rapirono Lucrezia costringendo il vaticano a pagare un cospicuo riscatto. Una commissione papale certifica che la giovane è ancora vergine ma nel frattempo, nel buio di un convento nasce il primo dei figli di Lucrezia Borgia, “l’infante romano”, Giovanni, sottratto alla madre verrà dichiarato prima figlio naturale di Cesare poi del Papa.

Il 21 luglio 1498 Lucrezia si risposa con Alfonso d’Aragona e dà alla luce un bambino, Rodrigo. Anche Alfonso però muore, in circostanze particolarmente sospette nel 1500, ucciso proprio da un sicario dello stesso Cesare, pazzo di gelosia. Lucrezia è certamente la vedova più desiderata del suo tempo e infatti non tarda a trovare un altro povero coniuge. Il 30 dicembre 1501 è la data delle terze nozze di Lucrezia, lo sfortunato è Alfonso d’Este, il signore di Ferrara. Nonostante i numerosi e reciproci tradimenti avranno sette figli. Proprio l’ultimo parto sarà fatale per Lucrezia, che muore di setticemia il 24 giugno 1519, a soli 39 anni.

Gli amori e gli intrighi

Per tutta la vita Lucrezia è stata profondamente segnata dal legame perverso con suo fratello Cesare. Entrambi assistono fina da piccoli agli eccessi e alla cupidigia del padre che non si fa scrupoli, nonostante fosse un uomo di chiesa, a portare in casa prostitute, organizzare orge e sbornie, e incoraggiare i figli a intrattenersi insieme a lui con la sorellina. Non si può certo pretendere che il rapporto che Lucrezia avrebbe avuto con gli uomini e con la propria sessualità crescendo fosse sano. Pare comunque che la giovane fosse follemente accecata dall’amore per suo fratello e che non rinunciasse a usare violenza sulle sue numerose amanti. Aveva tra i contemporanei La fama di avvelenatrice, ratificata anche da Victor Hugo nel dramma “Lucrezia Borgia”, ma non ci sono in realtà prove certe del fatto che abbia fatto uso così tante volte della cantarella, il micidiale veleno di cui i Borgia sembrano essere esperti.

Nonostante gli eccessi della prima parte della vita, quando era ancora inevitabilmente controllata a vista e sempre vicina alla sua disfunzionale famiglia, quando arriva a Ferrara rinasce, e ricopre il ruolo di perfetta castellana rinascimentale. Acquista in poco tempo la fama di abile politica e fine diplomatica. Il marito le affida senza alcun timore l’amministrazione del proprio ducato e le permette di svolgere anche il ruolo, sempre maschile, di mecenate a corte. Proprio a lei si deve la profonda amicizia che legò la figura di Ludovico Ariosto al ducato di Ferrara. Aveva uno spiccato gusto per l’arte e si dedicava a attività intellettuali quali la lettura e l’ascolto della musica.

Enigmatica e forte ma anche vittima di sé stessa e del feroce pettegolezzo che si abbattè su di lei e sulla sua famiglia. Ha ispirato con la sua bellezza e con le sue azioni alcuni tra i più noti artisti rinascimentali come il Pinturicchio, Bartolomeo Veneto da cui si fa ritrarre sia come la “beata” Beatrice II d’Este che come dea Flora. Anche artisti decisamente più vicini ai giorni nostri sono stati attratti dagli eccessi e dalle leggende targati Borgia, ad esempio John Collier con il dipinto “Un bicchiere di vino con Cesare Borgia” per non parlare dei numerosissimi film dedicati alle sue notti e una serie tv andata in onda su Sky dal 2011 al 2014.

Correlati

0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It




You may also like
“Volevo sognarmi lontana”, il nuovo romanzo di Clizia Fornasier: donne e solitudine, radici e sogni
10 Luglio 2025
Dopo 50 anni riapre al pubblico la Grotta di Diana a Villa d’Este
8 Maggio 2025
Museo del Bargello: il Salone di Donatello riapre al pubblico dopo un anno di restauro
1 Maggio 2025
Pass sanitario per accedere ai luoghi di cultura: l'idea al vaglio del governo
Read Next

Pass sanitario per accedere ai luoghi di cultura: l'idea al vaglio del governo

  • Popular Posts

    • 1
      AC/DC live a Imola il 20 luglio: tutto quello che c’è da sapere
    • 2
      Live Report. Iron Maiden, Padova - stadio Euganeo 13/7/2025
    • 3
      "Passi, parole e musiche per la Pace", l'Abruzzo si ritrova a Bussi sul Tirino

  • Seguici sui Social


  • Home
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Home
  • La redazione
  • Privacy Policy
© Copyright 2024 - Associazione Culturale EREBOR - Tutti i diritti riservati
Press enter/return to begin your search