Nato il 17 giugno 1836 nel Regno Unito, Ken Loach taglia il traguardo degli 87 anni. Regista sempre attento ai grandi cambiamenti a cavallo dei due ultimi millenni e a denunciarne effetti e storture.
Leggi anche: Prosegue il tour di Tiziano Ferro negli stadi: un viaggio musicale tra le maggiori hit del cantautore di Latina
Dalle denunce delle condizioni dei lavoratori dell’edilizia (Riff Raff) alla disoccupazione (Piovono Pietre), non si è mai tirato indietro dal mostrare anche le porcherie commesse dai governi di sua maestà e dai servizi segreti inglesi in Irlanda del Nord (Hidden Agenda), riandando anche indietro nel tempo per illustrare storia, lotte e politica irlandesi (Il Vento che accarezza l’Erba).
Leggi anche: Yusuf/Cat Stevens dal vivo a Roma per promuovere il nuovo disco “Kind of a Land”
I temi sociali hanno caratterizzato tutta la produzione cinematografica di Ken Loach: alcolismo, emarginazione, tossicodipendenza (My Name is Joe) – effetti della privatizzazione del sistema ferroviario (Paul, Mick e gli altri) – emigrazione clandestina e condizione dei lavoratori delle pulizie (Bread and Roses) – condanna della burocrazia e inefficienze del welfare (I, Daniel Blake) – sfruttamento dei corrieri (Sorry We Missed You).
Leggi anche: Incidente Youtuber, quando la spettacolarizzazione del niente è causa del male
Terra e Libertà, in cui Loach ci mostra gli orrori del franchismo e la lotta di liberazione, ma anche la solidarietà internazionale, rappresenta una pietra miliare del cinema contemporaneo (Ritratto dal web).