James Blunt lancia l’appello, 700 artisti rispondono: combattiamo il razzismo

Diamo il peggio di noi quando ci attacchiamo l’un l’altro. L’amore, l’unità e l’amicizia, e non la divisione e l’odio, devono e saranno sempre la nostra causa comune. Sia che si tratti di razzismo sistemico e disuguaglianza razziale, come è stato messo in evidenza dalle continue brutalità della polizia in America oppure l’antisemitismo di cui spesso si legge online, il risultato è lo stesso: sospetto, odio e divisione”.

In 700, tra artisti, produttori e manager dell’industria musicale britannica hanno scritto una lettera aperta per sensibilizzare la gente a “spazzare via il razzismo” e combattere le discriminazioni. James Blunt, Rita Ora, Lewis Capaldi, Little Mix, The 1975, MNEK, Clean Bandit, Yungblud, Labrinth, Biffy Clyro, Mabel, Years & Years, Jess Glynne, Jonas Blue, Niall Horan, Naughty Boy, Grace Carter e Joy Crookes. E poi ci sono anche il manager di Ed Sheeran, Stuart Camp, e il manager di Stevie Wonder, Keith Harris. Anche alcune etichette prestigiose come EMI, Universal Music UK, Warner Music UK e Sony Music Uk hanno firmato l’appello.

“Tutte le forme di razzismo hanno le stesse radici: ignoranza, mancanza di istruzione e individuazione di un capro espiatorio. Noi, l’industria musicale britannica, ci stiamo unendo con orgoglio per amplificare le nostre voci, assumerci la responsabilità, parlare e dare la nostra solidarietà. Il silenzio non è un’opzione. Porta gioia e speranza e ci connette tutti. Attraverso la musica l’educazione e l’empatia possiamo trovare unità. Restiamo uniti, per educare e spazzare via il razzismo, adesso e per le nostre generazioni future”.

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