J.K. Rowling nel caos dopo i tweet sulla transessualità: tre autori abbandonano la sua stessa agenzia

Inevitabili e puntuali come un orologio svizzero, giungono le polemiche nei confronti delle dichiarazioni – abbastanza opinabili, a dire il vero – di J.K. Rowling sulla transessualità. “Persone con le mestruazioni. Sono certa che c’era una parola per definirle… aiutatemi. Donnole?“, aveva scritto lo scorso 6 giugno sul proprio profilo Twitter.

E’ evidente come il messaggio implicito di tale tweet sia quello rivolto alle donne che, per parafrasare il concetto espresso dalla creatrice di Harry Potter, possono considerarsi tali sono se hanno il ciclo. La stessa, però, non deve aver tenuto in considerazione gli effetti di tali parole. A distanza di due settimane tre autori dell’agenzia letteraria Blair Partnership hanno deciso di abbandonare la nave, in forte contrasto con il tweet della Rowling.

Fox Fisher, Ugla Stefania Kristjonudottir Jonsdottir e Drew Davies, questi gli autori cui non sono andate giù le dichiarazioni della loro collega, hanno chiesto all’agenzia di “riaffermare la propria posizione nei confronti dei diritti e dell’uguaglianza transgender“. Ma la B.P. non ha voluto saperne nulla, asserendo che “Sosteniamo i diritti di tutti i nostri clienti di esprimere i loro pensieri e le loro convinzioni e crediamo nella libertà di parola“.

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Fondatore e direttore responsabile del magazine The Walk Of Fame. Nato e cresciuto in Abruzzo, è diventato giornalista pubblicista dopo aver completato gli studi in Giurisprudenza. Appassionato di musica, cinema e teatro, avrebbe sempre voluto essere il Will Smith di Indipendence Day o, tutt'al più, Aragorn de "Il Signore degli Anelli". Vola basso.