“Il professore e il pazzo”: storia di un’improbabile amicizia con Mel Gibson e Sean Penn

Questo mercoledì 16 agosto, in prima serata su Canale 5, andrà in onda la prima tv de “Il professore e il pazzo” film del 2019 diretto da P. B. Shemran.

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Il film, realizzato con un budget di 25 milioni di dollari, è tratto dall’omonimo libro di Simon Winchester, che racconta la vera storia della genesi del primo dizionario d’inglese.

Nel cast due anziani Mel Gibson e Sean Penn con tanto di lunghe barbe grigie rispettivamente nei ruoli del professore Sir James Murray e di William Chester Minor, ex-medico americano affetto da allucinazioni per un trauma dovuto alla guerra di Secessione.

Al loro fianco in Il professore e il pazzo: Eddie Marsan, Natalie Dormer, Jennifer Ehle, Steve Coogan.

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La trama

Inghilterra, 1879. Al professor James Murray viene affidata la redazione dell’Oxford English Dictionary. Per far ciò egli chiede aiuto ai comuni lettori di segnalare via posta le parole di loro conoscenza.

Quando l’impresa sembra giunta a un punto morto, Murray comincia a ricevere i contributi di William Chester, un chirurgo dell’esercito americano rinchiuso nel manicomio criminale di Broadmoor perchè ha ucciso un operaio padre di sei figli ed è affetto da turbe psichiche e allucinazioni. Tra i due nasce un’insolita collaborazione che si trasforma in una straordinaria amicizia. 

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Mel Gibson ha lavorato all’adattamento del libro a partire dagli anni novanta, ma la produzione del film è partita solo nel 2016. Inizialmente lo stesso Gibson doveva dirigere il film, ma venne poi sostituito da P. B. Shemran, già suo collaboratore in “Apocalypto“.

Il trailer de Il professore e il pazzo

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.