Grandi classici e omaggi a Puccini nel concerto di capodanno al Teatro del Giglio

Il capodanno 2023 a Lucca è iniziato con le note dell’overture della Carmen di Bizet e si è concluso con quelle della Marcia di Radetzky, entrambe eseguite al Teatro del Giglio nell’ambito del concerto con il quale si è aperto l’anno in città. L’esibizione ha portato la firma del maestro e direttore d’orchestra Alberto Veronesi che, per l’occasione, ha diretto l’Orchestra del Festival Puccini, accompagnato sul palco anche dal soprano Claire Coolen e dal tenore Amadi Lagha che, all’interno dell’evento, hanno omaggiato Giacomo Puccini che nacque proprio qui, nella città toscana.

Un intenso e variegato excursus musicale tra le splendide melodie di Georges Bizet, Giacomo Puccini, Richard Strauss, Johann Strauss Sr. e Jr., Manuel de Falla e John Philip Sousa dalla durata di un’ora e mezza circa. Il teatro, colmo per l’occasione, è stato definito dal sindaco di Lucca, Mario Pardini, il luogo ideale per ripartire, perché sulla cultura Lucca ha dimostrato – e dimostra – di voler investire. Veronesi, mattatore del concerto, ha presentato i pezzi con aneddoti storici e la consueta simpatia che lo ha contraddistinto in tutti questi anni, e fa specie pensare che alcuni dei brani eseguiti sul palco al tempo della loro uscita furono bollati come poco validi o di scarsa qualità.

L’appuntamento, sicuramente tra i più attesi del periodo natalizio, è stato il giusto modo per inaugurare l’anno nel segno della cultura e lanciare l’ennesimo messaggio che di cultura si vive, messaggio che riecheggia con puntuale precisione nel tempo ma che non tutti sembrano avere recepito. Tagli di fondi e sovvenzioni, scarsità di promozione e luoghi destinati a tale scopo che chiudono sono segnali che non possono, né devono, essere ignorati. Se dalla cultura si deve ripartire, sulla cultura si deve investire allora.

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Fondatore e direttore responsabile del magazine The Walk Of Fame. Nato e cresciuto in Abruzzo, è diventato giornalista pubblicista dopo aver completato gli studi in Giurisprudenza. Appassionato di musica, cinema e teatro, avrebbe sempre voluto essere il Will Smith di Indipendence Day o, tutt'al più, Aragorn de "Il Signore degli Anelli". Vola basso.