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Gazzelle conquista l’Olimpico (09/06/2023 live report)

Federico Rapini Posted On 10 Giugno 2023
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Roma è casa sua. E lo si sente in ogni parola che scambia con il suo pubblico. Flavio, in arte Gazzelle, tenta il grande salto. E gli riesce più che bene.

Il ragazzo un po’ timido, con la frangetta wannabe Liam Gallagher, stavolta si presenta al tavolo dei grandi senza paura. Quel tavolo da giocatore di poker dove gli occhiali se li toglie solo dopo due ore e mezza di partita. Quel tavolo verde che stavolta è lo stadio Olimpico. Il suo primo stadio. E che stadio. Quello che è e trasforma in casa sua.

Apre con “Meglio così”, prosegue con “Vita paranoia” e “Però”. Il ragazzo gioca in casa e allora dedica al suo pubblico “Sbatti”.

Lo stesso pubblico che lo accompagna con “Nero”. Flavio è emozionato. Si vede. Trapela in ogni sua parola. Come quando ricorda il suo primo concerto al Monk di Roma (che in pochi ma buoni ricorderanno).

Poi il duetto con Marco Mengoni per “Meno possibile” e con Mara Sattei in “Tutte cose”. Lo stadio Olimpico è suo. É un tutt’uno con Gazzelle. Stadio che va in delirio con “Zucchero filato” e che addirittura canta “Tanti auguri” ad un componente della band.

Leggi anche “Depp e Burton, Johnny e Tim: un vincente sodalizio che va oltre il set cinematografico”

Arriva poi il momento, come in ogni suo concerto, del pensiero alla sua famiglia. Alla mamma e al papà a cui dedica “Coprimi le spalle”. Il romanticismo non si ferma qua. Arriva infatti il momento di dedicare una canzone ad Ilaria, al suo amore. Il momento di “La prima canzone d’amore”.

E qua arriva il colpo di scena. Flavio dichiara di non essere “un tipo di tante parole, ma un po’ di tempo fa ho messo una cover su Instagram di un’artista che mi piace. E ora ho deciso di farne una dal vivo e spero che se lui, dovunque sia, la senta, sia felice”. Parte quindi con la cover di “L’amore conta” di Ligabue. E lo stesso rocker sale sul palco per un duetto che sa molto di, citando lo stesso Gazzelle, “Momenti in cui vorrei non morire mai”.

Due ore e mezza di concerto in cui Gazzelle ha dato tutto se stesso a Roma, la sua città, la quale con la presenza, non solo numerica, ma anche a livello di partecipazione, gli ha dato tanto. Chiude con “Non sei tu” ma soprattutto mettendosi a nudo dicendo che questo è “il giorno più bello della mia vita. Un sogno che si realizza”. Si toglie gli occhiali mostrando gli occhi lucidi.

Il grande salto mette paura. Ma Gazzelle ha gambe forti. E nella serata dell’Olimpico ha mostrato tutto il suo potenziale.

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