Festa del Cinema di Roma: “Sweet Sue” è il primo lungometraggio di Leo Leigh

Festa del Cinema di Roma

Durante la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma è stato presentato il primo lungometraggio di Leo Leigh: Sweet Sue.

Il film analizza, anzi mostra disagi e silenzi in rapporti quasi inesistenti, senza scavare troppo a fondo. Un attualissimo spaccato di vita “quotidiana” in una sempre grigia Londra.

Nei panni della protagonista Sue troviamo Maggie O’Neill, circondata dal corpulento Tony Pitts e l’esilissimo Harry Trevaldwyn.

Sinossi

Matura londinese single, con una vita famigliare incasinata, Sue passa il tempo tra il suo negozio Sue’s Party Palace, le visite alla madre malata – che preferisce la compagnia di Pete e Cathy, fratello e cognata di Sue) e il pub, dove appare all’inizio nelle prime scene sempre di spalle nella sua giacca di pelle rossa.

In sottofondo Guarda che luna (presente nella versione originale, visionata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma): subito la protagonista si altera e dà il peggio di sé perché Gianni, l’appuntamento della serata le dà buca per telefono.

Per farsi “perdonare” Gianni le dice di far segnare la cena sul proprio conto: e Sue si ubriaca, arrivando a disturbare tutti i clienti giocando con il cibo nei piatti altrui.

Dopo aver visitato anche suo fratello Pete gravemente malato, Sue capisce che l’aver cambiato colore di capelli in un biondo rosato non sarà sufficiente ad effettuare un vero cambiamento nella propria noiosa esistenza.

La sua vita ha una svolta quando, al funerale di suo fratello cui partecipano i biker da lui serviti come meccanico, incontra Ron, un biker che si nasconde spesso dietro degli occhiali da sole ben passati di moda o dentro al suo casco, anche nei luoghi chiusi.

Un po’ strano sì, ma con lui Sue si lascia andare alle emozioni, riuscendo a piangere la morte del proprio fratello – non annegando il dolore nell’alcol come suo solito – e vivendo finalmente un amore intenso.

Le cose vanno a meraviglia finché Sue scopre l’eccentrico figlio gay di Ron, che chiama suo padre Ronald con un tono sbeffeggiante. Anthony è un influencer con un alto tenore di vita – grazie ad uno sugardaddy coinvolto suo malgrado in ogni video del ragazzo – ed un altrettanto eccentrico ballerino.

La protagonista abbandona per un po’ la Sweet Sue (suo nickname in un’app d’incontri) per scoprirsi davvero una donna dolce e piacevole.

Si ritrova catapultata in una strana situazione familiare che con sua sorpresa sembra piacergli molto. Finché una semplice risata farà precipitare tutto.

Maggie O’Neill (attrice inglese celebre in tv, da EastEnders a L’ispettore Barnaby) dà corpo, energia, sorriso e tenerezza a un personaggio umanissimo e talvolta maldestro che pare uscito (come tutti gli altri) dai primi, acuminati tv movie di Mike Leigh, padre di Leo, qui al suo esordio nel lungometraggio.

Anche sceneggiatore, in Sweet Sue Leo ha dato ampio spazio all’improvvisazione degli attori.

(Foto: Festa del Cinema di Roma)

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.