• Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
  • Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
Home » Entertainment

Alda Merini, il “silenzio rumoroso” della poetessa dei Navigli

Redazione Posted On 24 Gennaio 2021
0


0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It

Donna fra le donne, personaggio controverso e a volte difficile da comprendere fino in fondo. Il mondo di Alda Merini (1931- 2009) è quello della fantasia, della sensibilità e dei sogni, in cui si colgono cose che chi vive il frenetico quotidiano non riesce a intuire.

Per questo oggi leggiamo “I poeti lavorano di notte”. È tratta da Testamento, raccolta edita da Crocetti nel 1988, nella cui prefazione Giovanni Raboni parlò dei versi della Merini come di “crepe istantanee e terrificanti, bagliori di un altro mondo”. Rappresenta quasi un manifesto poetico.

Leggi anche: Un viaggio nella poesia di Alda Merini insieme ad Alessio Boni: “Lei, l’esclusa che ti colpisce dritta al cuore”

Alda Merini racconta come il ruolo del poeta, durante la notte, diventi un vero e proprio lavoro da portare a termine, reso ancora più dolce e proficuo dall’affascinante e quieta atmosfera notturna. In un tempo senza tempo, in cui tutto tace, in cui la cognizione cessa di esistere e la ragione si china davanti al grido interiore.

In quel tempo senza luci e rumore assordante, lì, l’uomo si fa poeta, prende le vesti di cantore dell’anima, e incomincia a scrivere. La poesia del resto è una forma espressiva che presuppone una condizione di silenzio, per sua natura infatti è in antitesi rispetto allo stress e al caos. Questo quindi ci riporta al ruolo che la poesia dovrebbe avere: fare rumore, esplodere in un “silenzio rumoroso” capace di scuotere gli animi e incantare chi legge.

Ogni poeta può rivedersi in questo componimento della “poetessa dei Navigli”. 

I poeti parlano di notte

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Di Erica Ciaccia

Leggi anche: Alla scoperta della casa museo di Louis Armstrong

Correlati

0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It




You may also like
[Recensione] “La pazza della porta accanto” sono io, Alda Merini tra poesia e follia
11 Giugno 2024
“Folle d’Amore-Alda Merini”: l’omaggio all’immensa poetessa con Laura Morante
14 Marzo 2024
Cento anni di Wislawa Szymborska: Genova omaggia la poetessa polacca con una grande mostra
8 Giugno 2023
Parte il processo per i falsi di Modigliani: nuovi testimoni e danni per mezzo miliardo di euro
Read Next

Parte il processo per i falsi di Modigliani: nuovi testimoni e danni per mezzo miliardo di euro

  • Popular Posts

    • 1
      Recensione. “Frankenstein”: Il mostro, il padre e il sogno incompiuto di un autore
    • 2
      I Foo Fighters tornano in Italia per un concerto esclusivo: le info
    • 3
      ‘La bugia dell’Orchidea’ è il nuovo thriller di Donato Carrisi

  • Seguici sui Social


  • Home
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Home
  • La redazione
  • Privacy Policy
© Copyright 2024 - Associazione Culturale EREBOR - Tutti i diritti riservati
Press enter/return to begin your search