A Sulmona l’apertura anticipata del Museo Laboratorio Ovidio

In occasione del dies natalis di Ovidio, la cui nascita a Sulmona avvenne il 20 marzo 43 a.C., l’Amministrazione Comunale promuove un programma di iniziative, in collaborazione con la DMC Terre d’Amore in Abruzzo, il Polo di Istruzione “Ovidio”, enti pubblici e realtà private impegnate nella conoscenza e diffusione della vita e delle opere del poeta.

Oggi, domenica 19 marzo, sarà presentato il percorso espositivo del Museo Laboratorio Ovidio, nuovo spazio dedicato all’esperienza coinvolgente della vita e delle opere del Poeta di Sulmona, che si appresta ad entrare nel sistema museale della Città.

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Il museo è ospitato all’interno dell’ex monastero di Santa Caterina a Sulmona, ristrutturato e funzionalizzato per ospitare un museo interamente dedicato al poeta, a conclusione dell’ultima fase dei lavori che saranno realizzati nei prossimi mesi. La prestigiosa location apre le porte alla Città e sarà visitabile nei seguenti orari: 10.00/13.00 e 15.00/17.00.

L’apertura anticipata, rispetto alla vera e propria inaugurazione, intende far conoscere il lavoro finora svolto dopo l’appuntamento dell’anno scorso in cui era stato presentato il complesso nella sua realtà di contenitore museale. I visitatori percorreranno un vero e proprio viaggio tra i luoghi vissuti da Ovidio, accompagnati dalle parole delle sue storiche opere.

Un modo non solo per attirare i turisti interessati al grande patrimonio culturale che Sulmona detiene, ma anche uno strumento formativo per tutti i cittadini, così da approfondire la conoscenza della città e dei personaggi che la rappresentano nel mondo.

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Ovidio

Autore de Le Metamorfosi, un’opera che ha influenzato gran parte della letteratura italiana, da Dante a d’Annunzio, il grande poeta Latino Publio Ovidio Nasone, nato a Sulmona nel 43 a.C., fu poeta di corte, amato e venerato da Augusto e dal popolo romano e  poeta preferito dai giovani e dagli ambienti eleganti romani grazie alla sua opera giovanile fatta di racconti e poesie d’amore, gli Amores.

Il libro che gli diede maggior fama fu però il chiacchierato e scandaloso, per l’epoca, Ars Amatoria, un libro erotico con il quale dispensa consigli sul corteggiamento ad uomini e donne. A Tomi compose i Tristia, opera malinconica dell’esilio dalla quale è stato tratto l’emistichio Sulmo mihi patria est, presente sullo stemma civico fin dal medioevo.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.