La casa editrice Passaggio al Bosco, in collaborazione con il francese Institut Iliade, ha pubblicato il breve saggio di Armand Berger: Tolkien, l’Europa e la Tradizione.
Leggi anche: Teatro Caniglia, presentata la nuova stagione: si parte il 29 ottobre con “Uomo e Galantuomo”
Il germanista Armand Berger, coordinatore del numero della rivista Nouvelle École dedicato a Tolkien, si propone di analizzare l’origine dell’immaginario del professore di Oxford alla luce delle tradizioni europee e dei loro testi fondatori.
La visione della vita, la concezione dell’essere, dell’uomo e della storia che traspaiono dalle sue opere «fanno di J.R.R. Tolkien – scrive Paolo Gulisano nella prefazione del libro – un critico della modernità, del mondialismo, dell’omologazione massificante, a cui si contrappone la cultura dell’appartenenza e del radicamento».
Leggi anche: Tarantino conferma: “The Movie Critic sarà il mio ultimo film”
Tutti conoscono l’immenso patrimonio mitologico di Tolkien, “Il Signore degli Anelli”. Ciò che è meno noto – invece – è che il materiale utilizzato per dare forma a questa inarrivabile saga è a sua volta tratto dal vasto patrimonio delle mitologie europee.
Tolkien, rinomato filologo dell’Università di Oxford, reinterpreta infatti l’Iliade e il Beowulf, l’Eddings e i suoi affreschi romanzeschi, l’Edda e il Kalevala – rendendo il suo lavoro e la sua opera una grande sinfonia europea.
Leggi anche: “Cinema in Festa”: i giorni di settembre con i biglietti di tutti i film a €3,50
È questa ricca base mitologica che Armand Berger porta alla luce, oltre alla personalità scintillante dell’autore de “Lo Hobbit”: un contributo originale e innovativo, che permette finalmente di inquadrare l’universo tolkeniano nel vasto orizzonte della nostra Civiltà millenaria.