The greatest exhibition: al cinema il film-doc sulla più grande mostra dedicata a Vermeer

Il 2, 3 e 4 ottobre 2023 arriva nelle sale cinematografiche italiane Vermeer. The greatest exhibition, il film documentario sulla più grande retrospettiva mai realizzata sul celebre pittore olandese.

La grande arte al cinema

Torna nelle principali sale cinematografiche italiane la rassegna “La Grande Arte al Cinema“, progetto di Nexo Digital dedicato ai grandi pittori, scultori, architetti, musei che hanno lasciato una traccia indelebile nel patrimonio culturale internazionale. Un modo innovativo per consentire a vecchie e nuove generazioni di conoscere il nostro ricchissimo patrimonio storico-artistico sul grande schermo, comodamente seduti in poltrona.

Dopo suggestivi docufilm su artisti del calibro di Leonardo, Michelangelo, Caravaggio, Goya, stavolta è il turno di Johannes Vermeer. The greatest exhibition è un intenso reportage sulla più grande retrospettiva mai dedicata al pittore olandese; dal 10 febbraio fino al 4 giugno 2023 infatti il Rijksmuseum di Amsterdam ha ospitato ben 28 delle 37 opere realizzate in vita dall’artista, decretando così un successo senza precedenti.

Johannes Vermeer, Ragazza con l’orecchino di perla (1665 circa). Dominio pubblico via Wikimedia Commons.

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Vermeer il pittore dei record

Le cifre parlano chiaro: all’elevato numero dei capolavori presentati , concessi per l’occasione da prestigiose istituzioni culturali internazionali, si somma quello relativo agli ingressi in mostra, con ben 650.000 biglietti venduti. Un progetto espositivo epocale, dunque, che meritava di essere trasposto su pellicola per una diffusione capillare in Europa.

Si tratta infatti di un’occasione unica sia per chi non ha potuto ammirare l’esposizione dal vivo, sia per gli appassionati d’arte che vogliono approfondire la carriera dell’artista e carpire ogni singola sfumatura dei suoi capolavori.

Il lungometraggio in Inghilterra ha sbancato il botteghino con un incasso record di quasi due milioni di dollari; si prevede un grande successo di pubblico anche in Italia, Paese da sempre molto legato “al pittore della luce” e alle sue figure femminili, tra le quali l’inconfondibile Ragazza con l’orecchino di perla (1665).

Johannes Vermeer, Donna che legge una lettera davanti alla finestra (1658 circa). Dominio pubblico via Wikimedia Commons.

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Un documentario sulla mostra evento del Rijksmuseum

Vermeer. The greatest exhibition, film documentario prodotto da Phil Grabsky (con il contributo di Exhibition on Screen) e diretto da David Bickerstaff, offre una visione privata della spettacolare mostra, accompagnata dai commenti del direttore del Rijksmuseum, Taco Dibbits, e dei curatori Gregor J.M. Weber e Pieter Roelofs.

Sin dai primi frame del lungometraggio, lo spettatore si ritrova immerso in un universo di colori, luce e piccoli dettagli domestici così vivido e raffinato da diventare emblema della pittura fiamminga dal XVII secolo in poi. 

La Ragazza con l’orecchino di perla, il Geografo, la Donna che scrive una lettera e la domestica , la Pesatrice di perle, la Ragazza che legge una lettera davanti alla finestra, la Ragazza interrotta durante la lezione di musica, il Soldato con ragazza sorridente e la Padrona e la cameriera, sembrano quasi sbucare dai dipinti per invitare chi guarda ad immergersi nelle quotidiane atmosfere olandesi del Seicento, fatti di accoglienti focolari domestici, ragazze immerse nella lettura, donne e uomini dediti al lavoro.

Johannes Vermeer, Pesatrice di perle (1664 circa). Dominio pubblico via Wikimedia Commons.

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Un viaggio dentro i quadri più celebri

Se il lungometraggio riesce a restituire in pieno la purezza dei colori e la ricerca quasi ossessiva di materiali rari e pregiati da parte di Vermeer (il suo raffinato blu oltremare derivava dal lapislazzuli), altrettanto chiare sono le geniali intuizioni di curatori e allestitori; per esaltare ogni singolo dipinto dell’artista è stato utilizzato tutto lo spazio disponibile, accantonando temporaneamente i quadri degli altri autori presenti nel Rijksmuseum. Molti dipinti avevano pareti proprie, alcuni addirittura sale in esclusiva. Persino i tendaggi riprendevano le tonalità dei quadri e dei muri, al fine di restituire un accordo cromatico che non distogliesse l’attenzione dalle opere e, anzi, ne esaltasse la luminosità.

Vermeer. The greatest exhibition, non è un semplice cortometraggio, è un evento che ha l’ambizione di offrire al pubblico le stesse emozioni di una visione dal vero. In una sorta di viaggio temporale e sinestetico, i quadri del pittore olandese prendono vita sotto lo sguardo sorpreso di chi guarda.

Il docufilm, nei cinema dal 2 al 4 ottobre, è distribuito in Italia da Nexo Digital con il supporto di Radio Capital, Sky Arte, MYmovies e Abbonamento Musei. Per visualizzare l’elenco delle sale cinematografiche aderenti all’iniziativa, è possibile collegarsi al sito web www.nexodigital.it .

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Nata a L’Aquila nel 1985, Francesca Massaro consegue la laurea magistrale in Storia dell’Arte nel 2011. Nel 2016 scrive il catalogo della mostra Babele e inizia rapporti di consulenza e critica artistica per artisti aquilani e abruzzesi. Nel 2020 vince il premio letterario Fëdor Dostoevskij- sezione narrativa. Attualmente redige articoli per riviste e siti web del settore e coltiva la sua passione per la scrittura creativa.