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Sanremo 2024, “Sinceramente” ma non troppo: quel “quando, quando” s’era già sentito

Redazione Posted On 8 Febbraio 2024
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Va bene che le note sono sette (o meglio dodici). E va bene anche che per solleticare i gusti del grande pubblico spesso gli autori delle canzoni ricorrano a delle soluzioni viste e riviste (o meglio ascoltate e riascoltate).

Leggi anche: John Travolta, ridotto a fare il ballo del “Qua, qua”

Ma anche in questa edizione di Sanremo, la 74esima, si torna parlare di plagio. Prima è stata la volta di Irama con la sua “No tu no”, che somiglierebbe molto a “Someone you loved” del cantautore inglese Lewis Capaldi ma non solo. In queste ore si fanno sempre più insistenti le voci di plagio in relazione alla canzone “Sinceramente”. Al primo “quando, quando, quando”, in molti hanno pensato a “Can’t Get You Out of My Head” di Kylie Minogue, canzone contrassegnata da quel sensuale “na-na-na”.

A voler essere proprio pignoli, le somiglianze riscontrate dalla rete sono più di una: L’incipit di “Diamanti grezzi” di Clara rimanda a “Di sole e d’azzurro” di Giorgia.

Lo stile vocale e musicale di Angelina Mango in “La noia” si ispira a Rosalia, così come i Negramaro di “Ricominciamo tutto” strizzano l’occhio a Lucio Battisti. In “I p’ me, tu p’ te” di Geolier, il pre-ritornello ha una struttura simile a “Cenere” di Lazza. D’altra parte il “simil-punk” dei La Sad – ridicoli nell’espressione ma non nei contenuti – è molto vicino ai Finley.

Leggi anche: Sanremo 2024, così la prima serata

Guardando indietro, gli esempi di ispirazione sono molti: “Laura non c’è” di Nek, al Festival 1997, fu accusata da Gianni Bella di essere una copia della sua “Più ci penso”, contemporaneamente a “Fiumi di parole” dei Jalisse che ammiccava a “Listen to Your Hear”t dei Roxette. Mentre “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia (2017) venne accusata di essere troppo simile a “Un mondo più vero” di Michele Bravi.

Va detto che il gioco delle associazioni musicali è un passatempo divertente per gli appassionati di musica. Non sempre le somiglianze sono frutto di plagio o mancanza di originalità. Le nuove generazioni di artisti possono essere ispirate da musicisti del passato. La musica è un linguaggio in continua evoluzione, con influenze e contaminazioni reciproche.

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