Madonna, Quentin Tarantino e la “metafora della fava grossa”

Era il 1992 e il regista di Knoxville, Quentin Tarantino presentava il suo primo lungometraggio, “Reservoir Dogs” (Le Iene), destinato a posizionarsi sull’olimpo dei cult indipendenti, nonché nella lista dei 500 migliori film di tutti i tempi, secondo la rivista Empire (2008).

UNA SCENA DEL FILM

L’incipit de “Le iene” è ormai storia. Una conversazione fuori campo in cui echeggia una voce maschile che esclama “Ve lo dico io di cosa parla Like a Virgin”. Ed ecco che la scena si apre, con la macchina da presa che si muove circolarmente intorno ad un tavolo, mostrando tutti i personaggi.

La voce fuori campo è proprio quella dell’autore della pellicola, Quentin Tarantino, il quale nel film interpreta Mr. Brown. Quest’ultimo sta intrattenendo i colleghi, prima di andare a compiere la famosa rapina, punto centrale della storia, con un discorso inerente la propria bizzarra interpretazione sul singolo della cantante Madonna, “Like a Virgin” (1984).

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“Parla di una fixa che scoxa come una matta a destra e a sinistra, giorno e notte, mattina e sera. Finché un bel giorno incontra un tipo caxxuto alla John Holmes e allora vai alla grande! Cioè, uno che con l’attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson ne La grande fuga. Lei ci dà dentro come una maiala, finché sente una roba che non sentiva da un secolo: dolore… Dolore. Le fa male! Le fa male… Non dovrebbe, perché la strada è bella che asfaltata ormai, ma quando il tipo la pompa, le fa male. Lo stesso dolore che sentì la prima volta, capite? Il dolore fa ricordare alla scoxatrice folle le sensazioni di quando era ancora vergine. E quindi: Like a Virgin!”

Uno dei discorsi, insieme a quello sulle mance messo in piedi da Mr. Pink (Steve Buscemi), più iconici presenti nella pellicola, ma anche del mondo del cinema in generale. Insomma, difficile trovare qualcuno che non ne abbia mai sentito parlare.

E se la “metafora della fava grossa” fece morire dal ridere migliaia di persone, ci fu anche qualcuno a cui fece storcere un pochino il naso. Quel qualcuno fu nientemeno che Madonna, la madre di “Like a Virgin”. La cantante statunitense, nello stesso anno di uscita de “Le Iene” pubblicava il disco “Erotica” e destino volle che, da lì a poco, Madonna e Tarantino si incontrassero ad una festa per omaggiare “Le Iene”.

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La cantante a cui, fave a parte, piacque molto il film del regista, andò al party armata di una copia autografata da lei stessa, del suo ultimo album. La dedica diceva: “Caro Quentin, mi dispiace deluderti, la canzone parla di amore, non di caxxi”.

like a virgin – madonna
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Ok, amo il cinema. Fin da quando, da bambina, restavo a bocca aperta davanti al Gladiatore o al Frankenstein di Mary Shelley mentre gli altri si entusiasmavano per i cartoni animati. Dopo una laurea in Scienze dell’educazione e anni di lavoro nel settore, ho lasciato tutto dopo la seconda laurea in Scienze della comunicazione per fare ciò che amo di più: scrivere di cinema. Tarantino, l’enfant prodige Xavier Dolan e l’aura onirica di David Lynch sono punti di riferimento. Amo la scrittura perché, Bukowski docet, “scrivere sulle cose mi ha permesso di sopportarle”.