Le ultimissime novità sul caso Alec Baldwin

L’attore americano Alec Baldwin, autore del colpo mortale che uccise una donna sul set del film Rust, si è dichiarato non colpevole di omicidio involontario, secondo un documento depositato giovedì 23 febbraio alla Corte di Giustizia. Baldwin ha anche accettato alcune condizioni previste dal tribunale: in particolare, il divieto di usare armi da fuoco e di bere alcolici ma il permesso a tornare sul set del film.

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Perseguito penalmente nello stato del Nuovo Messico (Sud Ovest), Baldwin rischia fino ai 18 mesi di detenzione, così come Hannah Gutierrez-Reed, responsabile delle armi sul set. L’attore dovrebbe comparire in tribunale il prossimo venerdì, ma non sarà presente all’appello, avendo comunicato la propria posizione alla Corte per iscritto.

Gli appelli per vietare le armi da fuoco sui set

Il 21 ottobre 2021, il set del film Rust in un ranch del Nuovo Messico si era trasformato in tragedia quando Alec Baldwin aveva azionato un’arma che doveva essere caricata a salve ma un proiettile vero uccise la direttrice della fotografia Halyna Hutchins, di soli 42 anni, e ferito il regista Joel Souza. L’evento aveva scioccato l’intero universo di Hollywood e non solo: da allora si ripetono gli appelli a vietare l’uso delle armi da fuoco sui set.

Alec Baldwin, noto al pubblico per il ruolo nella serie 30 Rock, si è sempre dichiarato innocente. Secondo la sua versione, gli avevano assicurato che l’arma fosse inoffensiva e nega di aver premuto il grilletto: affermazione messa in dubbio da numerosi esperti. Dopo che l’attore è stato accusato, il suo avvocato Luke Nikas aveva immediatamente denunciato un “terribile errore giudiziario“.

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Niente armi e niente alcol

I documenti depositati giovedì 23 febbraio elencano le modalità del controllo giudiziario sull’attore, in libertà su cauzione. In particolare gli è stato vietato di bere alcolici e possedere armi da fuoco o ritenute pericolose. Non solo: gli è vietato entrare in contatto con i testimoni del caso, tranne “nell’ambito della realizzazione del film Rust“, di cui si potranno riprendere i lavori.

L’anno scorso i produttori hanno annunciato che il progetto sarebbe stato ripreso con tutti gli attori principali nel proprio ruolo. Recentemente i procuratori che indagavano sulla responsabilità di Alec Baldwin hanno rinunciato a perseguire l’attore per circostanze aggravate che gli sarebbero valse ben cinque anni dietro le sbarre.

Il processo

Durante l’inchiesta, le autorità si sono soprattutto concentrate sul determinare come delle armi reali possano essere finite sul set cinematografico, il che è assolutamente vietato proprio per evitare incidenti di questo tipo. I poliziotti hanno concluso che Hannah Gutierrez-Reed, responsabile delle armi sul set, abbia messo personalmente il proiettile vero nell’arma usata da Alec Baldwin al posto di quello finto.

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Lo scorso agosto l’attore aveva annunciato di aspettarsi che nessuno sarebbe stato incolpato, specificando di aver assunto anche un detective privato per stabilire le responsabilità del caso. In ottobre, Alec Baldwin dichiarò di aver trovato un accordo che mettesse fine ai procedimenti giudiziari avviati in sede civile dalla famiglia di Halyna Hutchins, senza divulgare l’ammontare della somma accordata.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.