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Home » Cinema

La bambina che salvava i libri: “il potere della parola” nel film di Brian Percival

Taddeus Harris Posted On 22 Gennaio 2022
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Il film di Brian Percival è liberamente tratto dal best-seller “La bambina che salvava i libri” dello scrittore australiano Markus Zusak, rimasto per otto anni nella classifica dei libri più venduti del New York Times e tradotto in più di trenta lingue. La pellicola, datata 2013, ricevette anche una candidatura agli Oscar nel 2014 e ai Golden Globe dello stesso anno, nella categoria “Miglior colonna sonora”. Le musiche, infatti, furono realizzate dal grande John Williams e rappresentano uno dei punti di forza del film.

Alcune tra le riprese principali del film si sono tenute allo Studio Babelsberg di Berlino, a Görlitz, e nella celebre Himmel Strasse. Nel cast troviamo Geoffrey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse, Nico Liersch, Joachim Paul Assböck, Ben Schnetzer, Kirsten Block, Sandra Nedeleff.

Leggi anche: Heath Ledger: 14 anni fa la scomparsa dell’indimenticato Joker

Sinossi

Liesel è una ragazzina analfabeta che viene affidata dalla madre, incapace di accudirla, ad Hans e Rosa. La giovane, segnata profondamente dalla morte del fratello minore, fatica ad ambientarsi sia a casa, dove vive con difficoltà il rapporto con la dura Rose, sia a scuola, dove tutti i compagni di classe la prendono in giro perché non sa leggere.

Aiutata da Hans, Liesel trascorre le sue notti a imparare a leggere il suo amore per la lettura si fa più forte anche grazie a Max, ebreo che i suoi genitori nascondono nello scantinato di casa, e Rudy, suo vicino di casa segretamente innamorato di lei. 

“E’ sbagliato etichettare questa storia come incentrata sull’Olocausto. Parla della Germania di quegli anni, ma in realtà parla del potere delle parole, dell’abilità di padroneggiarle e della capacità di prendere in mano la propria vita”, affermò il regista ai microfoni di ComingSoon.

Questa sera, sabato 22 gennaio, in prima serata su Retequattro.

Leggi anche: Addio a Meat Loaf, musicista e attore di film cult

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