JoJo Rabbit: come raccontare il dramma nazista con leggerezza e umanità

Non è impresa da poco incastrare umorismo e leggerezza in una tragedia come quella provocata dal nazismo in Europa. Serve, fra l’altro, l’estro di un autore accurato e geniale, come è avvenuto in passato con Chaplin e Benigni, che riesca a mantenere il controllo della linea comica senza mai perdere d’occhio l’orribile contrappunto della realtà storica. L’impresa è riuscita al talentuoso regista neozelandese Taika Waititi, con il suo Jojo Rabbit, programmato in prima visione su Rai2 per la prima serata di giovedì 26 gennaio in occasione del Giorno della Memoria.

Siamo in Germania, verso il tramonto del Terzo Reich. Il piccolo Joannes Betzler è vittima, a dieci anni, di una cieca e infantile adorazione per il nazismo, al punto di aver adottato come amico immaginario un personaggio che ha, pur in modo distorto e caricaturale, le fattezze e le intenzioni dello stesso Hitler. Il bambino frequenta la gioventù hitleriana, ma il suo impaccio e il suo fondamentale rifiuto della violenza gli varranno il soprannome di Jojo Rabbit (‘coniglio’).

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La scoperta che sua madre Rosie nasconde in casa una ragazzina ebrea provoca nel bambino un’iniziale repulsione, ma Elsie diventerà, in concomitanza col rapido declino del Reich, una figura chiave per liberarlo dal suo ingombrante amico immaginario.

Waititi, che oltre a dirigere il film ne ha anche scritto la sceneggiatura e interpreta lo strampalato Hitler immaginario che affianca Jojo, è riuscito a saldare una prima parte molto divertente con una seconda più lirica, senza che si vedano le cuciture: merito dello script, che è valso al suo autore il premio Oscar 2020 per la sceneggiatura non originale.

Ma anche merito di un cast complessivamente eccellente che affianca Roman Griffin Davis, il giovane protagonista. Oltre alla prova di Waititi spiccano quelle di Thomasin McKenzie, nel non facile ruolo di Elsie, Reben Wilson e Stephen Merchant. E poi ci sono Scarlett Johansson e Sam Rockwell, che prestano il loro talento a due personaggi (la mamma di Jojo e un depresso capitano nazista) molto originali e caratterizzati, come del resto quasi tutti quelli del film.

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Jojo Rabbit (Usa, Nuova Zelanda, Rep. Ceca 2019) 
Regia di Taika Waititi, con Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Stephen Merchant, Alfie Allen, Sam Rockwell, Scarlett Johansson.

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