Il museo Revoltella di Trieste rende omaggio a Joan Miró

Il carnevale di Arlecchino (1924-1925). Foto di Christian Dorn da Pixabay

Dal 29 aprile al 24 settembre 2023 il Museo Revoltella di Trieste ospita la mostra “Omaggio a Miró”. Circa ottanta opere ripercorrono, in un tripudio di colori, sessant’anni di carriera di uno dei più grandi esponenti del Surrealismo europeo.

L’esponente più eclettico del Surrealismo

Colori sgargianti, atmosfere oniriche, forme stilizzate. L’eclettica arte di Joan Mirò è entrata nell’immaginario collettivo travalicando i confini settoriali delle Avanguardie artistiche per contaminare brand di moda, oggettistica e design. Ma chi era davvero l’artista catalano e perché è considerato uno dei maestri più innovativi del Surrealismo?

A queste ambiziose domande tenta di rispondere il Museo Revoltella – Galleria d’Arte Moderna di Trieste, che dal 29 aprile al 24 settembre ospita “Omaggio a Miró”, retrospettiva che esplora sei decenni di carriera, precisamente dal 1924 al 1981.

L’evento si svolgerà nella prestigiosa Sala Scarpa del museo e si avvale della curatela di illustri professionisti quali Achille Bonito Oliva, tra i più celebri e stimati critici d’arte italiani, Maïthé Vallès-Bled (direttrice di noti musei francesi) e Vincenzo Sanfo, esperto d’arte contemporanea e organizzatore di esposizioni internazionali.

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Un percorso espositivo diviso in aree tematiche

Il percorso espositivo è suddiviso in aree tematiche ispirate alla gioiosa vitalità di Miró e comprende circa ottanta opere provenienti da musei francesi e prestigiose collezioni private.

L’arco temporale copre circa sessant’anni di attività ed è volto a mostrare la varietà dei mezzi espressivi impiegati dall’artista. Mirò infatti utilizzava qualsiasi tipo di materiale per realizzare i suoi lavori: tele, cartoni, masonite, legno, pezzi di ferro; tutto sosteneva il maestro – può essere elevato a capolavoro artistico, basta attingere alle emozioni più profonde e liberarsi dei condizionanti dogmi accademici. Per tale motivo l’allestimento si adatta alle molteplici metamorfosi stilistiche che hanno caratterizzato la sua produzione dagli anni Venti agli anni Ottanta, così accanto a famosi dipinti si possono contemplare sculture, ceramiche, collage e pregiate creazioni di tappezzeria

Unica costante a fare da contrappeso a questa eclettica miscellanea di supporti è il colore puro, steso per campiture piatte. Il rosso, il blu, il giallo, il verde, scevri da qualsiasi contaminazione e nella loro tonalità più accesa trasportano l’osservatore in una dimensione onirica e rappresentano per Miró l’impulso vitale primigenio.

Joan Miró, Il giardino (1925). Foto di Christian Dorn da Pixabay

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Uno sguardo sulla vita privata dell’artista

La vita di Joan Miró (20 aprile 1893 – 25 dicembre 1983) è stata intensa e ricca di avvenimenti importanti che hanno fortemente segnato l’evoluzione della sua arte: l’esaurimento nervoso all’età di 18 anni, il trasferimento a Parigi nel 1920, l’incontro con Picasso e con Tristan Tzara, l’ingresso nel circolo dei dadaisti, il ritorno a Barcellona, lo scoppio della Guerra Civile Spagnola per la quale si schiera a favore dei Repubblicani. Un’esistenza di passioni e forti cambiamenti che si è intrecciata indissolubilmente con le sue innovative svolte artistiche.  Su tali basi gli organizzatori hanno ritenuto opportuno aggiungere anche una sezione fotografica ricca di istantanee e filmati inediti volti ad aprire uno spiraglio sulle vicende private e personali dell’artista.

Inoltre, per gli amanti della tecnologia, al piano terra del Museo Revoltella si trova un’installazione multimediale che consente un’esperienza immersiva nei suggestivi colori del grande surrealista.

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Gli organizzatori della mostra

“Omaggio a Miró”, è un progetto della società Navigare Srl con la co-produzione di Diffusione Cultura Srl. Messo in atto insieme ad Art Book Web, è promosso dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con la collaborazione del Trieste Convention & Visitors Bureau e PromoTurismoFVG.

A partire dal 29 aprile, i visitatori potranno accedere alla mostra dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 19.00, il sabato, la domenica e i festivi dalle 09.00 alle 20.00 (chiusa il martedì).

Il Comune di Trieste, inoltre, lega all’evento un’interessante promozione: chi soggiorna almeno una notte in città, prenotando direttamente presso le strutture ricettive aderenti all’iniziativa, otterrà un biglietto gratuito per visitare la mostra. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web www.discover-trieste.it .

Ritratto di Joan Miró, Barcellona 13 giugno 1935, Carlo Van Vechten, Public domain via Wikimedia Commons

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Nata a L’Aquila nel 1985, Francesca Massaro consegue la laurea magistrale in Storia dell’Arte nel 2011. Nel 2016 scrive il catalogo della mostra Babele e inizia rapporti di consulenza e critica artistica per artisti aquilani e abruzzesi. Nel 2020 vince il premio letterario Fëdor Dostoevskij- sezione narrativa. Attualmente redige articoli per riviste e siti web del settore e coltiva la sua passione per la scrittura creativa.