Harrison Ford, 81 anni da mito tra replicanti, nazisti e aerei dirottati
Nell’universo di avventure infinite che ha costellato la sua vita e la sua carriera, Harrison Ford è una stella che brilla di luce propria.
Amato dal pubblico di tutte le età, protagonista di alcuni tra i film e tra le saghe più amate in assoluto, oggi spegne ottantuno candeline. Attore iconico come pochi altri e certamente uno tra i più celebrati della sua generazione, non vuole saperne di andare in pensione e come ha più volte dichiarato nel corso degli ultimi anni, è “sempre pronto per nuove avventure“.
E dire che, nonostante il successo di pubblico e di botteghino, non ha mai ricevuto un Oscar (addirittura una sola candidatura, nel 1986, come Miglior attore per “Witness – il testimone“) e si è portato a casa un solo Golden Globe (alla carriera, nel 2002). Da qui la domanda che non ha risposta scontata e che si presta a molteplici interpretazioni: la fortuna di un attore/attrice la fa il pubblico o il numero di riconoscimenti ottenuti?
Ford, di questo, non se n’è mai fatto un cruccio. “Non sono l’unico ed è dipeso dalle scelte che ho fatto. Sono scelte che rifarei, nello stesso modo, anche oggi. Il mio lavoro di attore consiste nel dare il massimo per contribuire al successo di un film e qualche volta ci sono riuscito. Sono appagato e soddisfatto così, i film che ho fatto mi hanno permesso di vivere la mia vita liberamente e di affrontarla con serenità. E ancora ne farò”, ha dichiarato tempo fa al Corriere della Sera.
George Lucas, Ridley Scott, Steven Spielberg sono i registi che hanno contributo alla sua affermazione e con i quali ha un legame indissolubile cui deve tanto ma cui ha anche dato tanto. Prendiamo la saga di “Indiana Jones” o quella di “Star Wars“; impossibile quantificare l’impatto avuto sulla società internazionale, così come è impossibile anche solo tentare di dosare l’influenza avuta sulla stessa. Icona, appunto, emblema di un cinema evergreen di cui mai ci stancheremo di tessere le lodi. E pazienza per i detrattori (quelli ci sono sempre e a noi va bene così).
Attivista a favore dei diritti LGBT, sostenitore delle cause in favore delle popolazioni del Tibet, spesso promotore di campagne di beneficenza a favore dei meno abbienti o di cause specifiche, è spesso in prima linea con iniziative a a supporto dell’ecosostenibilità ambientale. Appassionato di velivoli, aerei o elicotteri che siano, in più di un’occasione è stato coinvolto in incidenti (per fortuna mai realmente gravi) a testimonianza della sua grande passione per l’avventura. Pensate ancora che sia sufficiente una carta d’identità a fermarlo? Buon compleanno, Indy.