“Fred Buscaglione – Il tempo di una sigaretta”: il MAXXI rende omaggio al Dritto di Chicago

Dal 13 al 23 ottobre il Corner MAXXI – in collaborazione della Festa del Cinema di Roma – ospita la mostra Fred Buscaglione – Il tempo di una sigaretta”. L’esposizione documenta e racconta il passaggio culturale dagli anni ’50 in poi, attraverso la musica, la televisione e il cinema del Dritto di Chicago riportandoci allo spirito di quegli anni e al cambiamento avvenuto nel tessuto sociale del dopoguerra.

Il percorso espositivo si articola in quattro momenti narrativi: Sono Fred, Il ragazzo del jukebox, Il duro dal cuore tenero, Fred e la televisione. Capitoli che ripercorrono la sua carriera musicale fatta di ironia spregiudicatezza, di “bulli e pupe”, di uomini duri e spietati, di Whisky facile e di femmes fatales.

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Fred Buscaglione (all’anagrafe Ferdinando) ha contaminato la tradizione musicale del Bel Paese degli anni ‘50 con suggestioni internazionali: swing, jazz, ritmi latini, perfino rock ’n roll. Uno stile influenzato non solo dalle sonorità ma anche dalle atmosfere e storie dei film d’oltreoceano che subito dopo il secondo conflitto mondiale entrano nei cinema e nell’immaginario degli Italiani.

Prendendo ispirazione dal gangster americano Clark Gable, Ferdinando – Fred Buscaglione ha creato un personaggio immediatamente riconoscibile, che interpreta nella sua musica e al cinema. Comincia a vestire i panni del finto duro gangster americano, con tutti gli stereotipi dell’immaginario comune: il whisky da trangugiare, il sigaro in bocca o la sigaretta, il cappello a larghe falde in testa, il doppiopetto gessato, i baffetti neri sempre curati. Un personaggio che mette in scena swing, jazz, poesia, ritmo, sarcasmo e l’ironia di testi che contemporaneamente esaltano e canzonano quello stesso stereotipo, mettendo in ridicolo i luoghi comuni del machismo americano.

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Per i prossimi dieci giorni il Corner MAXXI ospiterà cimeli – come il meraviglioso pianoforte rosa, fotografie inedite, riviste originali e filmati – grazie ai quali è possibile riportare in vita i momenti più significativi del percorso artistico e personale del mito degli anni ‘50, che nel 2021 avrebbe compiuto 100 anni. Purtroppo, a soli 39 anni, il cantante e musicista morì proprio a Roma, a causa di un incidente stradale in cui la sua Ford Thunderbird color lilla si scontrò contro a un camion. Eppure la sua leggenda è ancora viva nella memoria di chi in quei tempi lo ascoltava e di chi ancora oggi canticchia le sue canzoni senza tempo e senza confini, magari non consapevole dell’identità dell’autore.

La mostra, curata da Sonia Maganuco e organizzata dall’Associazione GlobArt, vuole riattualizzare la figura dell’indiscusso simbolo dello swing italiano degli anni ‘50, celebrando il genio umano e musicale del grande Fred e raccontando il suo cammino umano e artistico ad un pubblico sempre più ampio, soprattutto alle nuove generazioni.

Roma, città a cui Buscaglione era molto legato e che lo ha ospitato negli ultimi momenti della sua vita, è solo la prima tappa di un percorso che proseguirà a Torino -sua città natale- e successivamente all’estero. Sempre a Roma il luogo da dove partirà la produzione di un film sulla straordinaria vita del “Grande Fred”, prodotta da Maga Pictures.

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“Fred Buscaglione – Il tempo di una sigaretta” sarà aperta a tutti (l’evento è ad ingresso libero), dal 13 al 23 ottobre, dal martedì alla domenica dalle ore 11 alle ore 21.

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Classe 2001 e studentessa di “Letteratura Musica Spettacolo” in Sapienza. Alla continua ricerca di meraviglia, di entusiasmo e di un significato in ogni cosa. Le piace lasciarsi attraversare dalle emozioni davanti ad un film, a una poesia o ad un’opera d’arte, riempire i polmoni di bellezza fino a sentire il bisogno di sospirare. Ama l’arte ai suoi antipodi: sempre con la musica in sottofondo, da Vivaldi a Lady Gaga passando per Queen, Jovanotti, Achille Lauro o Ultimo; perde il fiato davanti alle sculture di Canova, agli stencil di Banksy o alle tele di Perez. Con il cuore diviso tra Abruzzo e nord della Francia, ama viaggiare in treno o in aereo, ma mai senza auricolari o un libro di poesie e una matita tra le mani.