Harbour Reggae Festival, Ferragosto in levare al Porto Turistico di Pescara

Ferragosto in levare al porto turistico. Il palco di Estatica si tinge di rosso, giallo e verde grazie alla terza edizione dell’Harbour Reggae Festival. Due serate, stasera e domani, tra band affermate e grintosi talenti, per un totale di 50 artisti coinvolti.

“Vogliamo provare a dare voce alle tante realtà italiane che rappresentano la musica in levare”, dichiarano Don Tino e Carlo Marcone che firmano la direzione artistica. “Con l’edizione 2023 in particolare, cerchiamo di presentare tutti gli stili che compongono l’universo Reggae, dal Rocksteady al New Roots, dalla Dancehall fino all’Afrobeat”.

Si parte stasera alle 21.30 con New Roy Virtus e Raina della storica crew Villa Ada Sound, accompagnati dalla Riddim band romana The Right Stuff. Attesa per i Wicked Dub Division & Michela Grena alla voce. Previste inoltre le esibizioni di Omar Faye Gawane, Mc Laye e Davidone. Nel cambio palco, si esibiranno le ballerine di Fuego Lab in uno spettacolo di danza. A seguire i Rasta Uno Sound nell’area dancehall.

Domani, giorno di Ferragosto, la Riddim band sarà quella di Shine I Dub che accompagnerà prima Shak Manaly e successivamente la cantante senegalese Awa Fall. Finale con Raphael, artista ligure nato da padre nigeriano e madre italiana, già voce della band reggae Eazy Skankers che si esibirà anche in combo con il collega e amico Don Tino, supportato da Nesta. Cambio palco sempre affidato alle danzatrici di Fuego Lab e, a seguire, R.Esistence in Dub. Attesi anche i Balooba Sound nell’area dancehall.

Articolo precedenteMax Gazzè sul palco di Pescara celebra la tradizione abruzzese
Articolo successivoMusica di Ferragosto alle porte di Pescara, con Samuel e Alex Britti
Giornalista e docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e la testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale, il Centro. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”, l’anno successivo "Lithium 48", entrambi per "Aurora edizioni".