È morto Fernando Botero, il pittore della “rotondità”

È morto Fernando Botero, tra i più celebri artisti della seconda metà del Novecento e dei primi venti anni dei Duemila. Il pittore e scultore colombiano aveva 91 anni. È morto nel Principato di Monaco dove si trovava a causa di improvvise complicazioni di salute dopo una polmonite. Nella giornata di ieri era stato dimesso dopo un primo ricovero, ma dalla serata sarebbero sorte delle gravi deficienze. A darne la notizia è stato il quotidiano “El Tempo” che ha definito Botero “il più grande artista colombiano di sempre”.

Tra gli artisti di spicco dell’arte contemporanea, aveva intrapreso la sua lunga carriera fin da giovanissimo negli anni ’50. Da Medellin, sua città natale, si trasferì a Bogotà per dare sbocco alla propria creatività. Non solo pittore, anche scultore. Si trasferì anche in Italia, negli anni ’70, per studiare la lavorazione del marmo a Carrara. Famoso per le rotondità dei suoi ritratti, ma anche per le forti tonalità di colore, aveva elaborato un nuovo modo di intendere i ritratti e rappresentare il corpo umano.

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Fondatore e direttore responsabile del magazine The Walk Of Fame. Nato e cresciuto in Abruzzo, è diventato giornalista pubblicista dopo aver completato gli studi in Giurisprudenza. Appassionato di musica, cinema e teatro, avrebbe sempre voluto essere il Will Smith di Indipendence Day o, tutt'al più, Aragorn de "Il Signore degli Anelli". Vola basso.