Cannes 76, Palma d’oro ad “Anatomie d’une Chute'”, italiani a secco

La giuria della 76ª edizione del Festival di Cannes ha premiato con la Palma d’Oro “Anatomie d’une Chute”, il film diretto dalla regista francese Justine Triet che diventa così la terza regista donna a vincere il prestigioso riconoscimento nella storia della kermesse cinematografica dopo Jane Campion (premiata nel 1993 per “The Piano Lesson”) e Julia Ducournau (premiata nel 2021 per “Titanium”).

Il primo premio, dunque, torna alla Francia in un’edizione davvero globale ed un palmares, deciso dalla giuria guidata dallo dal regista svedese Ruben Östlund, che ha guardato molto anche ad Oriente.

Il film vincitore mette sotto la lente di ingrandimento la famiglia composta dalla scrittrice tedesca Sandra (interpretata da Sandra Hüller), dal marito scrittore Samuel (interpretato da Samuel Theis) e dal figlio adolescente non vedente Daniel, che vive in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Samuel, però, muore in circostanze misteriose dopo una caduta dal piano più alto del cottage. Sorge un interrogativo: si è trattato di suicidio o di omicidio?

L’Italia è rimasta fuori, incassando la visibilità di tre film in concorso – “Rapito” di Marco Bellocchio, uscito ora in sala, “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti premiato anche dal box office e “La Chimera” di Alice Rohrwacher che uscirà in autunno.

Questo il Palmares completo della 76/a edizione del Festival di Cannes con Ruben Ostlund
presidente di giuria:

  • Palma d’Oro a “Anatomie d’une Chute” della francese Justine Triet
  • Grand Prix a “The Zone of Interest” di Jonathan Glazer
  • Premio per la miglior regia a Tran Anh Hung per “La Passion” de Dodin Bouffant
  • Migliore sceneggiatura a Sakamoto Yuji per “Monster” di Kore-eda Hirokazu
  • Migliore attrice Merve Dizdar per “About Dry Grasses” di Nuri Bilge Ceylan
  • Miglior attore Koji Yakusho per “Perfect Days” di Wim Wenders
  • Premio della Giuria a “Les Feuilles Mortes” di Aki Kaurismaki
  • Camera d’Or a Ben Trong Vo Ken Vang (“L’arbre aux papillons d’or”) di Thien An Pham
  • Palma d’oro per il miglior cortometraggio a “27” di Flóra Anna Buda.
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Giornalista e docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e la testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale, il Centro. In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz”, l’anno successivo "Lithium 48", entrambi per "Aurora edizioni".