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Zerocalcare: “Non mi diverto più a disegnare, ma se smetto mi manca moltissimo”

Redazione Posted On 19 Maggio 2025
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Zerocalcare si diverte ancora a disegnare? “La risposta breve è no. Effettivamente non lo faccio quasi mai per me, perché sto sempre in ritardo. La verità però è che se rimango tre giorni senza disegnare poi mi manca moltissimo. Ho questa terribile deformazione per cui siccome sto sempre in ritardo per qualcosa se mi metto a fare qualcosa per me stesso mi sento inadempiente”. Si concede più tempo giusto per i manifesti, che Zerocalcare spessissimo produce per fiere ed eventi. Finisce per perderci “mezza giornata”, però, si consola, “almeno lo portano in giro”.

Leggi anche: Presidio pro-Palestina al Salone del Libro, tensioni all’Università di Torino

Zerocalcare è ospite del Salone del libro, per il panel ‘La verità, vi prego, sui fumetti’. Mentre era in corso il talk, insieme ad altri 5 disegnatori ha lavorato a turno sulla stessa tavola per creare un’immagine che, oltre a un patchwork di stili, ha finito per rappresentare una storia diversa per ciascuno di loro.
“A me hanno dato più i film rispetto al ritmo della narrazione”, spiega Zerocalcare quando gli chiedono quale fumetto lo ha formato di più. Lui invece fa riferimento alle sceneggiature di alcuni film, comici o d’azione, “super intensi”. Lo scambio deve essere serrato, “come una partita a ping pong”.

Tira fuori tutto il suo profilo basso quando gli chiedono cosa cambierebbe del suo stile: “Tutto. Io ho sviluppato un codice che mi consente più o meno di disegnare tutto, ma in maniera rozza.
Invidio chi ha più conoscenze di me: una volta mi hanno chiesto di disegnare un pianoforte da sotto, ma io non sapevo neanche dove si attaccavano i pedali. Di tutti i presenti oggi invidio qualcosa” e “mi sento il più rozzo. Però il fatto di fare un miliardo di disegnetti a tutti in un minuto e mezzo, per tutti, è una palestra incredibile. Quindi riesco a disegnare praticamente tutto. Però de m…”

Fonte: Agenzia Dire

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