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Home » Arte Featured News

“Siamo natura”: Firenze ospita la prima mostra italiana dell’artista ambientalista Haley Mellin

Francesca Massaro Posted On 26 Giugno 2025
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Fino al 29 ottobre, il Museo Novecento di Firenze ospita la prima mostra italiana dell’artista e attivista ambientale statunitense Haley Mellin, nota per i suoi dettagliati dipinti paesaggistici e per il suo impegno nella tutela dell’ambiente.

Haley Mellin, la custode della natura

La mostra Haley Mellin. Noi siamo natura, meticolosamente curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, offre uno sguardo approfondito sull’opera di un’artista che fonde in maniera inscindibile l’espressione visiva con l’impegno ecologico.

Mellin, infatti, non si limita a usare pittura e disegno come strumenti creativi: li eleva a veri veicoli di attivismo ambientale, proponendo una riflessione innovativa sul ruolo dell’arte contemporanea. La sua visione si traduce in creazioni che non solo raffigurano la natura, ma si adoperano attivamente per la sua salvaguardia, unendo estetica e responsabilità etica in un dialogo continuo e stimolante.

Questa fusione tra mondi apparentemente distanti genera un’esperienza immersiva per il visitatore, che è invitato a contemplare sia la bellezza intrinseca delle opere che l’urgenza ineludibile dei temi ecologici. Il suo approccio emotivo e sociale ridefinisce il concetto stesso di arte, rendendo ogni singolo dipinto un appello all’azione consapevole.

Il percorso espositivo si dispiega in quattro vasti ambienti del Museo Novecento di Firenze ed è visitabile fino al prossimo 29 ottobre.

Haley Mellin, Painting outdoors, Cloud Forest, Northern Highlands. Su concessione di Dittrich & Schlechtriem e dell’artista. ©Haley Mellin

Leggi anche: L’arte ferita: quando i turisti danneggiano il patrimonio culturale

Art into Acres: l’arte come tutela dell’ambiente

Haley Mellin è la mente innovatrice che si cela dietro Art into Acres, un’organizzazione senza scopo di lucro che ha mobilitato numerosi artisti di fama internazionale. La sua mission: la protezione di oltre trenta milioni di ettari di foreste primarie.

Questa iniziativa, che ha tessuto una fitta e preziosa rete di collaborazioni con comunità indigene e locali, si è affermata come pilastro fondamentale nella raccolta fondi dal mondo dell’arte, catalizzando risorse economiche preziose.

Grazie a tale costante impegno, sono nati e si sono consolidati numerosi parchi nazionali, tra i quali molti gestiti direttamente dalle popolazioni autoctone. Con il tempo ogni area protetta si è rivelata uno strumento potente per il riconoscimento e la difesa dei diritti territoriali delle comunità storiche, configurandosi come un esempio di sinergia virtuosa tra creatività e conservazione.

Art into Acres non si limita alla protezione fisica dei territori, ma promuove attivamente programmi educativi mirati, sensibilizzando il pubblico sull’importanza cruciale della conservazione e sull’impatto trasformativo che l’arte può esercitare sul futuro del pianeta.

Haley Mellin, Color portrait, 2. Su concessione dell’artista. ©Haley Mellin

Leggi anche: È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore compiva oggi 99 anni

Haley Mellin e il progetto Leopoldine

Accanto al suo costante e incisivo impegno ambientale, Haley Mellin si dedica con passione alla pittura di paesaggi. Le sue opere catturano con precisione quasi scientifica l’essenza dei luoghi che difende, trasformando ogni tela in una vera finestra sull’anima della natura.

Celebre per la sua pennellata impalpabile e per i materiali organici utilizzati (gouache, carbone, caffè), Mellin riesce a esaltare ogni minima sfumatura cromatica e l’incredibile varietà del mondo naturale, rendendo ogni creazione un manifesto meditativo sulla purezza intrinseca dell’ambiente.

In stretta concomitanza con l’attuale esposizione, l’artista ha avviato una significativa collaborazione con il Museo Novecento per la rigenerazione del Giardino delle Leopoldine. Questo ambizioso progetto si è concretizzato con la meticolosa messa a dimora di circa 300 piante autoctone all’interno del suggestivo chiostro del museo; un intervento nato da un’attenta e approfondita ricerca sulle caratteristiche originarie e sugli utilizzi storici che il giardino aveva nel passato, recuperandone l’antica bellezza.

L’iniziativa sottolinea con forza l’approccio minimalista e profondamente rispettoso dell’ambiente che contraddistingue l’artista, confermando la sua arte quale esempio concreto di sostenibilità.

Museo del Novecento, Firenze. Foto di Pietroprosperi, CC BY-SA 4.0, tramite Wikimedia Commons.

Leggi anche: Una Boccata d’Arte 2025: la creatività rivitalizza i borghi e le periferie d’Italia

Cenni biografici sull’artista

Nata a San Francisco nel 1983, Haley Mellin è un’artista e attivista ambientale che unisce pittura, conservazione del territorio e lotta climatica. I suoi studi artistici e storici a Firenze l’hanno affermata come voce autorevole nella protezione dei paesaggi e della biodiversità. Nel 2023, la nomina a Max Beckmann Distinguished Visitor all’American Academy di Berlino ha coronato il suo percorso internazionale.

Come fondatrice di Art into Acres, ha tutelato milioni di ettari di territori selvaggi tramite collaborazioni con artisti, musei e organizzazioni ambientaliste di fama mondiale. Il suo lavoro supporta anche musei europei nell’integrazione di pratiche sostenibili e programmi di educazione climatica, collaborando con istituzioni di spicco come la Neue Nationalgalerie, la Hamburger Kunsthalle e il Kunstmuseum Bonn.

Da venticinque anni, il suo percorso è seguito da Rosenclaire, con opere esposte in gallerie prestigiose come Hauser & Wirth e MoMA PS1. È anche educatrice e autrice, avendo tenuto conferenze in istituzioni quali il Whitney Museum of American Art e il Solomon R. Guggenheim Museum.

Mellin ha co-firmato l’importante articolo scientifico “Conservation Imperatives” (Frontiers in Science, 2024), che illustra un piano pratico ed economico per la salvaguardia della biodiversità più rara, minacciata ed endemica del pianeta, consolidando la sua reputazione di pioniera nel campo della conservazione ambientale e dell’attivismo.

Per avere maggiori informazioni sull’artista e sulla mostra, è possibile consultare i siti web www.haleymellin.com e www.museonovecento.it .

Haley Mellin at work. Su concessione dell’artista. ©Haley Mellin

Leggi anche: La Crocifissione del Beato Angelico torna a splendere nel convento di San Domenico a Fiesole

Fonte immagini: Haley Mellin e  Wikipedia

Crediti fotografici: ©Haley Mellin

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