Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 6 all’11 maggio

Una settimana ricca di debutti e nomi eccellenti quella che si apre questa sera per tutti gli appassionati di teatro che gravitano su Roma. Pronti per i nostri soliti consigli del martedì?
All’Argentina, dal 7 al 25 maggio, arriva uno degli spettacoli più attesi della stagione: Massimo Popolizio, nella ormai consueta veste di regista e protagonista porta sul palcoscenico più prestigioso della Capitale, e in prima nazionale, “Ritorno a casa” di Harold Pinter, un caustico ritratto “dall’interno” di una famiglia londinese tutta al maschile, il cui equilibrio, già assai precario data la natura ambigua di tutti i suoi componenti, viene fatto esplodere dall’arrivo improvviso (e notturno) di un congiunto da tempo residente negli Stati Uniti e di sua moglie, unico personaggio femminile in grado di innescare delle violente dinamiche tra gli uomini, dando così vita ad un indimenticabile affresco di humour, cinismo e cattiveria tanto cari al maestro inglese e premio Nobel 2005 per la Letteratura. Nel cast, Gaja Masciale, Christian La Rosa, Alberto Onofrietti, Paolo Musio e Eros Pascale. Semplicemente imperdibile!
Da stasera all’11, a grande richiesta, torna alla Sala Umberto “Elena, la matta”, con una bravissima Paola Minaccioni a vestire i panni di Elena Di Porto, una donna ebrea che scontò la sua libertà di pensiero, il suo anticonformismo e la sua profonda avversione contro ogni forma di ingiustizia venendo perseguitata ripetutamente dal regime fascista, che la costrinse all’internamento in un ospedale psichiatrico e al confino, fino al tragico rastrellamento avvenuto nel Ghetto di Roma il 16 ottobre 1943. Regia di Giancarlo Nicoletti, drammaturgia di Elisabetta Fiorito.
Stesse date al Vascello per “6 donne che hanno segnato la storia/ sei autori che le raccontano”, con Mariangela D’Abbraccio e Manuela Kustermann che si alterneranno ogni giorno nell’interpretazione di sei indimenticabili figure femminili (Camille Claudel, Marie Curie, Marilyn Monroe, Maria Montessori, Eleonora Duse e Billie Holiday) raccontate da alcune penne di eccezione come quelle di, tra gli altri, Dacia Maraini, Eugenio Murrali e Maurizio De Giovanni.
Da stasera al 18 maggio, all’India, Piero Maccarinelli dirige “la banalità dell’amore”, una pièce che ricostruisce lo struggente e problematico rapporto tra la teorica politica ebrea Hannah Arendt e Martin Heidegger (che saranno, rispettivamente, Anita Bartolucci e Claudio Di Palma).
È una coppia d’eccezione quella alla quale viene affidata, nel 240° anniversario dalla nascita di Alessandro Manzoni, la messa in scena del più grande capolavoro del teatro romantico italiano, “Adelchi”: stiamo parlando di Giuseppe Pambieri (impegnato nel ruolo di Re Desiderio) e di Vincenzo Zingaro (impegnato in quelle del protagonista, oltre che regista dello spettacolo). Li trovate (solo nel fine settimana) dal 9 al 18 maggio all’Arcobaleno.
Dall’8 al 18 maggio, al Sistina, torna “Cats” nell’imponente allestimento di Massimo Romeo Piparo, che ancora una volta ci trascinerà all’interno dell’irresistibile colonia di gatti umanizzati che cantano e ballano sulle rovine della Città Eterna, in un’atmosfera di magica fantasia nella quale romanticismo, dramma e grande musica si fondono con naturalezza.
Dal 7 all’11 maggio, al Parioli, Paolo Triestino, nella doppia veste di attore (con Lucia Vasini, Lorenzo Lavia e Valentina Bartolo) e regista, è in cartellone con “Le Gratitudini” di Delphine De Vigan, la commovente storia di una ex correttrice di bozze dal gran cuore che, divenuta anziana e bisognosa di cure, si trova a vivere l’ultima parte del suo viaggio esistenziale tra necessità di accudimento e incontri inaspettati.
Ancora da stasera al 18 maggio, al Vittoria, “La Locandiera – Opera musical”, che intreccia le vicende raccontate nel capolavoro di Carlo Goldoni, con l’esecuzione dal vivo delle più belle arie di Mozart, Rossini e Bizet, in un clima di assoluta comicità e fedele ricostruzione (in costume) dell’epoca. Con Sarah Biacchi, Federico Perrotta e Marco Simeoli.
Dall’8 al 25 maggio, al Manzoni, è in programma “Contrazioni pericolose”, una commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta, con Rocío Muñoz Morales, Giorgio Lupano e lo stesso Pignotta, impegnati a restituire, nella sala parto di un ospedale romano, le febbrili emozioni sospese tra gioia e dolore che investono due amici di lunga data nel momento in cui una di loro due è lì per partorire un figlio dell’arrivo del quale l’altro non sapeva nulla.
Le pagini immortali dei “Racconti romani” di Alberto Moravia si trasformano in un’opportunità per rendere omaggio alla Città Eterna e comporre un ricco mosaico di umanità dolente e autentica: dall’8 all’11 maggio, al Torlonia, arriva “Racconti romani. Circolo dei cuori infranti”, un viaggio teatrale immersivo diretto da Lucia Rocco e interpretato da Paolo Cresta.
Prima nazionale al Palladium da stasera all’8 maggio per “¡Ay Carmela!” di José Sanchis Sinisterra, la storia di due guitti-artisti di varietà spagnoli, una danzatrice di flamenco e un cabarettista, che durante la guerra civile cadono prigionieri dei falangisti venendo costretti a improvvisare uno scalcinato spettacolo per le truppe. Protagonisti Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli.
Debutto assoluto anche per “Lo strano caso di Kimberly. Una strampalata storia sulla progeria” di Elisabetta Tulli, dall’8 all’11 maggio, la storia di una ragazza particolare che invecchia 3,5 volte più velocemente della norma, decidendo di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, incurante delle sue difficoltà personali e di quelle della sua famiglia. Ad interpretarla Monica Guazzini.
Dal 9 all’11 maggio, al Basilica, “Tre donne” in cui Monica Demuru, in un progetto a cura di Daria Deflorian, legge tre autrici (Katherine Mansfield, Ingeborg Bachmann e Alice Munro) lontane per collocazione geografica ed esiti stilistici ma accomunate dalla potenza della loro voce e dall’acutezza dello sguardo rivolto verso il mondo femminile.
Sarà Francesco Meoni, dal 7 al 9 maggio all’OFF/OFF, a impersonare Aksentij Ivanovic, lo struggente e diversamente adattato sognatore protagonista di “Diario di un pazzo” di Nikolaj V. Gogol’.
Di nuovo dal 9 all’11 maggio, al Tor Bella Monaca, “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché” di Antonio Amurri, una commedia dissacrante ma elegante sul tema eterno del rapporto di coppia.
Dal 6 all’11 maggio al Belli c’è “La denuncia”, scritto e diretto da Ivan Cotroneo, uno spettacolo che affronta i temi del consenso, del rispetto, della manipolazione e del ricatto che si nascondono dietro un rapporto tra docente e discente.
Ultima replica stasera per “Conversazioni in divenire” al Cometa Off, uno spettacolo scritto e diretto da Nicola Gallo e liberamente ispirato a “L’Idiota” di Dostoevskij, tra le “fotografie” letterarie più belle e riuscite dello smarrimento esistenziale in cui un uomo può precipitare. Con Massimiliano Vado.
E ultima segnalazione per un altro debutto, quello di “Come si racconta un crimine” ideato e diretto da Diego Hernandez A., che si interroga sulle modalità con le quali nel mondo di oggi la realtà viene raccontata e manipolata soprattutto quando al centro di questa verità c’è una donna.