Roma a Teatro: guida agli spettacoli dal 4 al 9 novembre
Una nuova, ricchissima settimana di appuntamenti per gli appassionati di teatro che gravitano su Roma. Tra grandi protagonisti, musica, sperimentazioni, risati e storie forti ce ne sarà per accontentare davvero tutti i gusti. Ecco i nostri soliti consigli del martedì. Meno tre, meno due, meno uno…
Due interpreti d’eccezione per uno spettacolo che intreccia l’umorismo inglese di parola con la comicità fisica della Commedia dell’Arte: dal 5 al 9 novembre, all’Ambra Jovinelli, c’è “Rosencrantz e Guilderstern sono morti” di Tom Stoppard, con Francesco Pannofino e Francesco Acquaroli, per la regia di Alberto Rizzi.
Da stasera al 16, alla Sala Umberto, una bravissima Paola Minaccioni porta in scena “Elena La Matta” di Elisabetta Fiorito (regia di Giancarlo Nicoletti), un commovente spettacolo che ripercorre le gesta e l’eroismo di Elena Di Porto, la “matta” del Ghetto Ebraico di Roma, e le tragiche vicende legate al rastrellamento degli ebrei di quel quartiere da parte delle SS Naziste avvenuto il 16 ottobre del 1943. Musiche dal vivo originali di Valerio Guaraldi.
Da stasera al 9 al Teatro Greco Mariangela D’Abbraccio è la protagonista dell’intenso “Lady Day”, un monologo di Maurizio De Giovanni dedicato alla tumultuosa vicenda umana ed artistica dell’indimenticabile Billie Holiday.
Stesse date all’India per la tragicommedia “Vacanze di guerra” di Ignasi Garcia Barba con Valentina Martino Ghiglia nei panni di una guida turistica di un’insolita compagnia di viaggi – la War Zone Travel- che offre ai suoi clienti/spettatori delle visite organizzate in alcuni campi profughi. Dirige Ferdinando Ceriani.
Data unica, stasera al Teatro Lido di Ostia, per “Il sogno di una cosa”, liberamente tratto dal romanzo di Pier Paolo Pasolini da Elio Germano e Theo Teardo, un racconto sonoro in cui alla parola del primo, fa eco un tappeto sonoro del secondo, creando un unicum dal grande impatto emotivo.
Data unica, sempre stasera al Palladium nell’ambito della rassegna “Flautissimo”, per “Il fuoco che ti porti dentro” di Antonio Franchini, vincitore del Premio Campiello, con Peppe Servillo (accompagnato dalla chitarra di Cristiano Califano) che dà voce alla vicenda umana di una donna dal carattere impossibile, tra ironia tagliente e lampi di tragedia.
A grande richiesta, doppia nuova replica stasera e domani al Basilica per il secondo episodio di “Nelle puntate precedenti- Scatenare incendi”, la saga familiare al femminile ideata dal Gruppo della Creta e da Pier Lorenzo Pisano.
Doppia replica anche all’Argot, dove l’8 e il 9 novembre è in cartellone “Atto di dolore”, di e con Riccardo Lanzarone, impegnato a raccontare la storia di Leonardo Vitale, il primo pentito di mafia che con le sue dichiarazioni provocò un autentico terremoto nel mondo della malavita italiana.
Medesima programmazione all’Olimpico per “Volevo fare il musicista”, il nuovo show di Riccardo Rossi in cui l’attore romano, impegnato anche al pianoforte e accompagnato da una band di 10 elementi, ci farà scoprire la sua inesauribile passione per le sette note, eseguendo anche brani di Bee Gees, David Bowie, Stevie Wonder e tanti altri grandi artisti.
Prima alzata di sipario all’OFF/OFF Theatre con “Barbari, Barberini e Barbiturici – Tragedie ridicole di un principe sulle spine” di (in collaborazione con il regista Daniele Falleri) e con Urbano Barberini, qui impegnato a lavare i panni della sua vita, tra battute al vetriolo e ritratti aristocratici di altri tempi.
Consueto doppio appuntamento a Spazio Diamante: dal 5 al 9 novembre (Sala White), “M. Informato dei fatti” di e con Filippo Maria Manchiusi, un monologo comico sullo smarrimento, in cui una testimonianza davanti ad un maresciallo da parte di un giovane apparentemente confuso si trasforma in una sorta di confessione e dichiarazione d’amore; dall’6 all’8 novembre (Sala Black), primo episodio del progetto biennale di teatro sociale “GrattaCielo”, “Dove non siamo” (da Federico Garcia Lorca), in cui attrici professioniste e donne con vissuti di vulnerabilità si incontrano nel medesimo spazio scenico per dare vita a una perfetta metafora di emancipazione e rinascita.
Fino al 23 novembre, al Ciak, è in cartellone “Halloween con delitto” del Teatro Stabile del Giallo (regia di Raffaele Castria), una storia che oscilla dall’inizio alla fine tra il mystery tradizionale e una vicenda soprannaturale, tra omicidi, fantasmi e veleni.
Dal 6 al 9 novembre, al Ghione, Giorgio Marchesi si cimenta con “Il Fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello, provando a restituire con ironia e leggerezza un classico, cercando di smentire il pregiudizio “di pesantezza” spesso attribuito a certi classici.
Dal 7 al 16 novembre, all’Arcobaleno, la tragedia che ha rivelato al mondo il genio corrosivo e scabroso di August Strindberg, “Signorina Giulia”, in cui il drammaturgo svedese ci racconta il perverso gioco di seduzione che si scatena tra una nobile e un ambizioso e affascinate servo. Con Camillo Ciorciaro, Serena Cino e Francesca Di Meglio.
Da stasera al 30 novembre, al Belli, Elisa D’Eusanio è impegnata nel suo “Club 27”, un evento di musica e prosa in cui vengono omaggiati alcuni grandi artisti morti all’età di 27 anni. Tra loro, Robert Johnson, Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin, Kurt Cobain e Amy Winehouse.
Apertura di stagione all’Altrove con “L’amore, la morte e le tasse” (liberamente tratto dal soggetto di Zach Helm), diretto da Giorgio Latini, che ci conduce nell’esistenza di uno stralunato esattore alla ricerca spasmodica della propria salvezza, dopo aver ricevuto dalla voce di una donna l’annuncio della propria imminente dipartita. Dal 7 al 9 novembre.
Ultima segnalazione al De’ Servi, dal 6 al 9 novembre, per “Abili in amore – Undatable” di Vita Rosati e Gabriele Granito, una commedia che affronta con coraggio ed ironia uno dei grandi tabù della nostra società: la sessualità delle persone portatrici di disabilità.



