• Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
  • Musica
  • Cinema
  • Entertainment
  • Teatro
  • Speciali
  • Interviste
  • Libri
  • Attualità
  • News
  • A spasso nel tempo
Home » Featured Libri

Recensione. “La strada giovane” di Antonio Albanese

Chiara Del Signore Posted On 13 Maggio 2025
0


0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It

Antonio Albanese esordisce con il suo primogenito editoriale portando in pasto ai lettori un quadro crudo e vivido della Resistenza, della guerra e dei campi di concentramento. Uno degli attori più apprezzati dal panorama artistico italiano decide di scrivere un libro che, di risate, ne prova ben poche. Ispirato alla storia di uno zio dell’autore, “La strada giovane”, edita da Feltrinelli, si concentra su una narrazione bellica reale, poco romanzata, fatta di lacrime e sogni giovanili sporchi di sangue e morte.

È il 1944 e Nino, un ragazzo di 22 anni, cammina a piedi nudi su un mondo dilaniato dal conflitto mondiale. Racconta il suo percorso dall’Austria alla Sicilia fornendo immagini tangibili di un’epoca tormentata dalla fame e dal terrore; un’epoca in cui la ricerca dei beni secondari non viene neanche presa in considerazione, in cui la morsa allo stomaco prodotta dall’ansia e dalla carestia è più dolorosa di un calcio di fucile che affonda, violento, dietro la nuca.

Leggi anche: Roberto Saviano: eroe o furbo? Tutto è così lucido o solo banale!?

“Nasce come pensiero cinematografico, nasce dall’idea di una sceneggiatura e, poi, mi hanno convinto a trasformarlo in romanzo” così ha commentato Antonio Albanese in un’intervista a Che tempo che fa. In effetti, pagina dopo pagina, si percepiscono, quasi a viverle, le fasi della vita di questo ragazzo tramortito dal senso di impotenza e fatica. Nel libro, la realtà perde forma e soffoca l’empatia per preservare quella piccola, residua, particella di dignità che Nino, con le unghie e con i denti, tenta di difendere.

“Mancano pochi giorni a Natale, pensò Nino guardando un uomo bruciare”

Nino guarda con gli occhi fissi le fredde lamiere di metallo dei binari che sta riparando per poter tracciare il prossimo convoglio contenente altri deportati. Con i piedi nudi, freddi e gonfi, pensa al pane, caldo, del suo forno e sente di essere lì, riesce persino a sentire la voce di suo padre mentre impasta i biscotti al burro. Intorno a lui ci sono i suoi compagni che lottano con le unghie e con i denti contro la morte, cercano di aggirarla cercando soluzioni temporanee: prendono tempo.

“La strada giovane” è un esordio letterario di successo, è una storia che fa riflettere sulle priorità della vita, sui sacrifici di quei giovani che, sopravvissuti, sono diventati genitori e poi nonni. Persone dal bagaglio emotivo intoccabile, talmente imponente da far intimidire ogni generazione a venire. Nino ne è il simbolo, ne rappresenta le piaghe, le sofferenze, quelle storie ascoltate da bambini accanto al caminetto.

Leggi anche: Paul Auster, un anno dopo: l’eco immortale di New York nella sua narrativa

Ma la storia di Albanese non guarda al passato, leggendo tra le righe, senza grandi sforzi, si può ascoltare il grido di aiuto dei sogni schiacciati di tutti quei giovani che cercano una strada. Sogni senza età, senza anagrafe, senza contesto, solo sogni. Lo scrittore, infatti, sembra rivolgersi a quei lettori asfissiati dalla morsa di una realtà matrigna, atroce, che non cedono alla cecità dei valori ma che soffrono, di notte, aggrappandosi alla propria stella polare.

Correlati

0
Shares
  • Share On Facebook
  • Tweet It




You may also like
Recensione. “Un mondo a parte” ci ricorda che i piccoli borghi sono l’essenza di questo mondo
24 Marzo 2024
Eurovision, Gabry Ponte tra i primi finalisti
Read Next

Eurovision, Gabry Ponte tra i primi finalisti

  • Popular Posts

    • 1
      "Presence": il nuovo film di Soderbergh è una ghost story
    • 2
      Ultimo e la dedica a Ed Sheeran dopo il duetto a Roma: “Lo racconterò per tutta la vita. Grazie per le cose che mi hai detto”
    • 3
      Bologna torna il ‘Sequoie music park’ con un’edizione da record. Dai Fontaines Dc a Lucio Corsi

  • Seguici sui Social


  • Home
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Home
  • La redazione
  • Privacy Policy
© Copyright 2024 - Associazione Culturale EREBOR - Tutti i diritti riservati
Press enter/return to begin your search